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Meteo e Previsioni meteo Connecticut

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Dati Connecticut e Previsioni meteo Connecticut con aggiornata allerta meteo Connecticut ed incendi.

Modelli meteo Connecticut ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Connecticut è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Connecticut per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo Connecticut meteo Connecticut meteo 16 giorni Connecticut
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:



Ottimi riscontri rispetto all'outlook  precedente,seppure con le dovute sfumature sempre presenti a simili distanze,stiamo notando come l'uscita di scena dalla fase invernale di febbraio,si sia compiuta nella prima parte del mese di marzo,con clima piu' primaverile,in attesa dei colpi di coda invernali.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE :

La troposfera non e' rimasta  indenne ad un assetto stratosferico che ha partorito una svolta di lungo periodo,complice superamento della soglia del NAM oltre il valore di -3,valore tipico da pre-condizionamento con l'AO in fase nagativa per circa 45-50 giorni di media.La propagazione c'e' stata da subito nel mese di gennaio con un chiaro split troposferico,ma l'assetto della stessa complice lo svuotamento canadese precedente,non ha permesso da subito l'elevazione azzorriana a blocco della corda zonale,mancando di un soffio l'appuntamento con qualcosa forse di storico.Ovviamente in tutto cio' ha fatto la voce grossa l'assetto dell'area RM,che vista la sua positivita',non ha permesso un chiaro affondo del canadese sull'area di competenza,andando a piallare ogni velleita' di matrice azzorriana.L'asse che si era venuto a creare combaciava con l'iniziale displacement della struttura vorticosa polare,senza azione bloccante oceanica.Ebbene con tali tasselli disposti,ed un meccanismo che recepisce a lungo l'imput dall'alto,con le varie pulsazioni in medio-bassa stratosfera,non potevamo che aspettarci nuovi rischi freddi,se non gelidi in alcuni frangenti di marzo,non prima di aver sperimentata,la tanto agnata fase primaverile(prima parte),favorita da uno svuotamento delle vorticita' canadesi,con piallata zonale parziale,in un classico DIPOLO ARTICO POSITIVO(DA+).Dovremo dunque fare i conti ancora con oscillazioni molto marcate da qui alla meta' di aprile,in attesa di un clima migliore a seguire.




Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto




SPECIALE AGRICOLTURA,QUALI RISCHI PER LA PROSSIMA PRIMAVERA?

La chiave di volta della prossima stagione primaverile in particolare con focus rivolto al settore nord-occidentale,sara' di sicuro lo sbalzo termico non di poco conto.Con molta probabilita' visto il quadro teleconnettivo,stiamo andando incontro ad una prima parte del mese di aprile assai dinamico,con maggiore stabilizzazione a seguire per i settori nord-occidentali.Un pattern votato ad una situazione di convergenza alta,tra il fronte polare,con quello atlantico tra fine marzo e primissima parte di aprile.Con tale struttura sbilanciata ad ovest,visto l'assetto delle ssta atlantiche,il clima sara' umido ,con frequenti precipitazioni e termiche che dopo il crollo della seconda decade di marzo,e primissima parte della terza,vedrebbero un addolcimento.Purtroppo pero' con i nuovi imput stratosferici(riscaldamenti della stratosefera polare,in ottica FINAL WARMING),si vede come il vortice polare,viva ancora picchi di grande debolezza,sino al suo completo disfacimento.Con tale assetto,non sono per niente escluse nuove bordate nord-orientali a carattere freddo tra fine prima decade e prima parte della seconda decade di aprile.In tale ottica,l'area nord-occidentale spesso risulta interessata solo da un severo raffreddamento,con brinate notturne,e  sporadiche nevicate in basso solo in fase iniziale,con successiva affermazione anticiclonica a carattere freddo.Ci sarebbe in tale contesto un serio rischio di gelate tardive per le varie coltivazioni ortofrutticole.Con tali sbalzi la fase a rischio sarebbe quella centrale di aprile,con un rialzo nell'ultima decade,quando il fronte caldo sub-tropicale potrebbe partorire la prima zampata,visti affondi sull'ovest del continente.Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi,su cui verificheremo la bonta' di tale tendenza,che indica un quadro termico e pluviometrico in media,viste le oscillazioni opposte.Il mese successivo con riferimento a maggio,vivrebbe dopo una pausa stabilizzante,un ritorno alla dinamicita' primaverile,con molta probabilita' tale fase umida e a tratti molto piovosa,troverebbe la fine non prima della fine del mese.





ITALIA SETTENTRIONALE:

Il mese di aprile vivrebbe una fase di moderato rialzo termico,specie per quanto riguarda le minime,il tutto in un contesto instabile ,nell'ambito della variabilita' con precipitazioni specie sui settori alpini  e pre-alpini,e neve in quota.Con molta probabilita' in tale fase domineranno le correnti sciroccali,o in parte di libeccio.Cambio della circolazione a seguire,con brusco calo termico specie in seconda decade,i fenomeni prediligerebbero l'area nord-orientale,e solo in primissima fase il basso Piemonte e settore Ligure ed est Lombardo.In tale fase il limite delle nevicate crollerebbe specie ad est a quote alto collinari,con freddo notturno e possibili gelate tardive.Con molta probabilita' la stabilizzazione seguente a carattere freddo,evolvera' poi con i primi affondi ad elastico sul settore basso-atlantico,con enfasi sub-tropicale calda,che produrrebbe piu' effetti a sud-est,col nord lambito da fronti nel settore alpino piu' settentrionale,in un contesto piu' mite.

ITALIA CENTRALE:

Il mese di aprile vivrebbe una fase di moderato rialzo termico,specie per quanto riguarda le minime,il tutto in un contesto instabile ,nell'ambito della variabilita' con precipitazioni specie sui settori appenninici e tirrenici  ,con  neve relegata  in quota.Con molta probabilita' in tale fase domineranno le correnti sciroccali,o in parte di libeccio.Cambio della circolazione a seguire,con brusco calo termico specie in seconda decade,i fenomeni prediligerebbero l'area adriatica,e solo in primissima fase il settore di ponente con alcuni rovesci sparsi.In tale fase il limite delle nevicate crollerebbe specie ad est a quote alto collinari,con freddo notturno e possibili gelate tardive.Con molta probabilita' la stabilizzazione seguente a carattere freddo,evolvera' poi con i primi affondi ad elastico sul settore basso-atlantico,con enfasi sub-tropicale calda,che produrrebbe piu' effetti a sud-est,dunque in un contesto che di colpo si farebbe tardo primaverile,con punte oltre i 23-24 gradi.


ITALIA MERIDIONALE:

Il mese di aprile vivrebbe una fase di moderato rialzo termico,specie per quanto riguarda le minime,il tutto in un contesto instabile ,nell'ambito della variabilita' con precipitazioni specie sui settori appenninici e tirrenici localmente anche intense .Con molta probabilita' in tale fase domineranno le correnti sciroccali,o in parte di libeccio.Cambio della circolazione a seguire,con brusco calo termico specie in seconda decade,i fenomeni prediligerebbero l'area adriatica,e solo in primissima fase il settore di ponente con alcuni rovesci sparsi.In tale fase il limite delle nevicate crollerebbe specie ad est a quote alto collinari,con freddo notturno e possibili gelate tardive nelle aree interne pedemontane.Con molta probabilita' la stabilizzazione seguente a carattere freddo,evolvera' poi con i primi affondi ad elastico sul settore basso-atlantico,con enfasi sub-tropicale calda,che produrrebbe piu' effetti a sud-est,dunque in un contesto che di colpo si farebbe tardo primaverile,con punte oltre i 23-27 gradi.




TENDENZA SUCCESSIVA:

Non crediamo ad una stagione estiva come quella scorsa,quanto il pattern NINA ,qbo- forzava il pattern,in un contesto di continuo affondo delle saccature sull'ovest del continente,forzanto ed enfatizzando le rimonte della cinta sub-tropicale,con un ITCZ molto elevata.Tutto cio' non vuol dire l'assenza della stagione estiva,vi saranno fiammate come sempre,ma in modo meno durevole e persistente.

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