Meteo e Previsioni meteo Montagna in valtellina
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Il debutto di questo 2012 è stato più che mai all'insegna di una marcata anomalia climatica ,con prolungata alta pressione e siccità al Nord e maltempo diffuso al Sud con la neve anche a bassa quota.Oltre ad una consapevole preoccupazione su cosa berremo questa estate al Nord (se non nevicherà in montagna, soprattutto sul settore Nord Ovest ) o sui potenziali rischi da incendio o i danni all'agricoltura (temi che non ho visto molto dibattuti sui forum ) stiamo assistendo ad una sorta di isteria di massa da RUN. La massa, assolutamente in senso non dispregiativo, è quella della community meteorologica di meteoappassionati e anche non che complice l'abbondanza dell'informazione meteo presente in questo oceano web, ha visto più volte naufragare la speranza di vedere il "crudo" inverno impossessarsi con forza del tempo delle nostre latiudini.
Tra conferme e smentite le varie emissioni meteorologiche i famosi RUN hanno via via prontamente ritrattato, poi confermato, poi ritrattato scenari che andavano dall'apocalisse calda ad una nuova era glaciale.
Prima lo hanno fatto sul lungo termine e poi via via le previsioni sono divenute più insicure e ballerine anche sul medio e breve termine.La domanda nasce spontanea." Stiamo ritornando ad un'epoca sintetizzata nell'immagine sotto, che raffigura una stazione meteo altamente tecnologica di un aeroporto in Asia?"Ovvero dobbiamo abbandonare la tecnologia che ha fatto passi da gigante anche in campo meteorologico perchè indaffidabile e rifugiarci nella premonizione di qualche indovino o affidarci ai calli della nonna per avere una previsione meteo attendibile?
Vi diamo il nostro personalissimo punto di vista tutto incentrato sul vocabolo : meteorologo. Al termine della nostra dissertazione ne capirete il significato.
Prima di tutto sfatiamo un sacco di luoghi comuni: l'isteria da RUN va curata è pericolosa e le sciocchezze ci si mette veramente un clic a scriverle.Partiamo dalla galassia dei modelli ogni tanto i forum sono veramente più spassosi dell'angolo del sorriso della settimana enigmistica.
Leggo:" il modello CFS non si basa su dati NOAA"...Ehm e allora su cosa si basa?
Il modello russo non si basa su dati americani, e quindi i russi come fanno a fare le previsioni per il resto dell'Europa e gli americani ad inserire quelle per la Russia.Gioco di spie...scenari da hacker..
Un pò di chiarezza i dati della stazioni meteo, radiosondaggi etc.. sono raccolti da ogni nazione in base alle indicazioni WMO ( più o meno ) e messi a disposizione.Sulle informazioni SAT i giochi sono un pò diversi cmq i feed satellitari sono anch'essi praticamente a disposizione e molti anche al pubblico in forma gratuita.Ora cosa cambia tra un modello e l'altro:tanto per metterla sulla battuta UKMO riflette lo spirito degli inglesi è molto "umido", ECMWF è molto European e GFS molto global.Quindi ognuno risente di una impostazione che riflette lo spirito per cui è stato sviluppato e tarato: la climatologia peculiare della zona di previsione.Questo poi viene tradotto in risoluzione e capacità di adattamento alle varie inizializzazioni.Cosa è una inizializzazione , il pacchetto di informazioni numeriche che il modello riceve per poter elaborare le previsioni.
Capitolo attendibilità GFS il modello globale americano in questo momento ha un pelo di problemi più degli altri per problematiche comuni anche agli altri modelli di ingesting di dataset errati, o più locali es neve chimica sull'Italia che "confonde" i satelliti che "vedono" un manto di copertura nevosa che è poi galaverna e trasmettono questa informazione errata che viene inserita nei file del modello a scala globale che serve poi da inizializzazione ai modelli a scala limitata, quindi errore nell'errore.Nel 2012 comunque GFS proverà il salto trasformandosi a tutti gli effetti in un modello NMM a scala limitata con griglia 20 Km, contro gli attuali 27 di oggi.( ECMWF ricordo gira con una griglia a 16 Km ). Bene ritornando a bomba questi problemi micro o macroscopici stanno affliggendo un pò tutte le emissioni modellistiche che "vedono" a modo loro l'evoluzione cerchiamo di capire con le immagini sotto come recuperare un pò di attendibilità
La figura sopra mostra un confronto di benchmark tra la radiazione solare ( in blue ) temperature ( in rosso ) misurate da una stazione meteorologica ad Udine nel periodo 11-18 Gennaio 2012 e la previsione delle stesse variabili rappresentate in giallo dalla correzzione fatta dal nostro algortimo Datameteo NOW che utilizza un mix di linea di controllo rappresentata da osservazioni satellitari orarie e una correzzione "veloce" affidata al modello meteo con l'ultima inizializzazione disponibile.
Come potete notare i risultati sono ottimi, con percentuali di errore veramente basse. Con questa tecnologia posso avere dei punti di misura virtuali, in cui suddividere la mia griglia di previsione, anche senza la presenza di stazioni meteo a terra.L'unico limite è rappresentato dalla risoluzione del dato satellitare che mi permette di avere un punto ogni 3 km .Ciò significa il poter dividere l'Italia in circa 2000 punti virtuali di misura e correzzione della previsione con una nuova tendenza meteorologica aggiornata ogni ora.
Avrete quindi capito che uno dei segreti per migliorare le prestazioni di ogni previsione o mitigarne gli errori, vedetela come volete è l'utlizzo di un insieme di tecnologie non solo modellistiche e il controllo costante di risultati ottenuti ed ottenibili.
In conclusione in questi giorni di grande incertezza e difficoltà previsionale oltrea tenere d'occhio l'attendibilità dei vari RUN. forse si dovrebbe ritornare all'antico "sondare sinotticamente" gli umori del tempo partendo da lontano, confrontando le tendenze sinottiche che a 24-48 ore offrono risposte inequivocabili.
Sicuramente sono analisi meno "fighe" del nowacasting sat o radar, pochi siti dispongono di queste informazioni e pochissimi le espongono in "chiaro" no con gli inutili ed avulsi codici del meteorologichese tecnico.
Però ogni tanto il vintage può tornare di moda e il vocabolo meteorologo riacquistare il giusto significato di professionista che sa monitorare, valutare e scrivere di meteorologia, anche di quella un pò più antica ma sicuramente meno isterica di quella che oggi popola il web.
Paolo Caraccio