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Buone performances delle stagionali per il mese di Dicembre in corso con possibili imprecisioni nel dettaglio previsionale temporale del Mediterraneo.
Si denota infatti la
rottura del pattern di Novembre con la lenta ricollocazione dei gpt atlantici e via via
affondi piu’ freddi dopo un’avvio deludente della stagione e piuttosto mite.
Il mese di
GENNAIO ci proporrebbe alcune fasi gelide specie nella primissima parte e in parte a fine prima decade,con un’estremizzazione del pattern per un forte STRATWARMING e forte debolezza del Vortice polare.
Carta delle anomalie termiche a 850hpa previsto dal modello climatologico CFS V2 con elaborazione Datameteo per il mese di Gennaio 2015.
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK [RILEGGI]
Rispetto al
precedente outlook denotiamo un’andamento che ricalca abbastanza la tendenza con fasi via via piu’ fredde e dinamiche nel mese dicembrino con la fine delle
forti anomalie positive dalla fine della prima decade.
FOCUS ITALIA: FASI INVERNALI ANCHE CRUDE,ALTALENANTI AD AZIONI PIU’ MITI
L’evoluzione per il mese di
Dicembre, sta ricalcando la tendenza precedente per larghi tratti,con il mediterraneo alle prese di un ribaltamento del trend climatico novembrino con fase di accelerata zonale e parziale riaccorpamento del VP dopo il forte disturbo pacifico alla struttura ma poco proficuo .Tutto cio porta al
recupero dell’hp azzorriano ad ovest del continente e calo dell’indice EA su valori piu’ accettabili,con puntate nordiche e affondi freddi sul mediterraneo.Il mese di Gennaio invece si farebbe sentire in modi differenti ma con molta dinamicita’
,legata al possibile forte stratwarming,con scissione del VP in due nuclei(split).Certamente solo in alcune fasi risentiremo del vero gelo e neve in varie fasi,ma in altre un pattern cosi estremo,finirebbe anche per pescare ad ovest risposte piu’ miti.Con molta
probabilita’ tutto si sposta ad est in modo piu crudo a fine mese,dopo pero’ una partenza che potrebbe essere con una fase cruda.
Italia Settentrionale
Il mese di gennaio esordirebbe con un rapido peggioramento a carattere nevoso sulla parte orientale in modo rapido,gran gelo notturno e anche diurno con valori anche notevoli.Alla fine della prima settimana del mese variabile con nevicate sparse al nord-est,invece neve diffusa in fase iniziale in valpadana e nord-ovest con situazioni anche critiche,rialzo termico generale.
La fase centrale del mese di gennaio ci proporrebbe una rapida pausa interciclonica con termiche piu’ miti per l’arrivo di una saccatura atlantica e neve che salira di quota.Con molta probabilita’ poi la terza decade ci proporrebbe una nuova forte ricaduta invernale,con gelo e irruzione artico-continentale,neve rapida tra Venezie e valpadana orientale,in rapido miglioramento a seguire.
Italia Centrale
Il mese di gennaio esordirebbe con un rapido peggioramento a carattere nevoso sulla parte adriatica in modo rapido,gran gelo notturno e anche diurno con valori anche notevoli.Alla fine della prima settimana del mese variabile con nevicate sparse in appennino dai 6-700 m,invece neve diffusa in fase iniziale in Toscana con situazioni anche critiche,rialzo termico generale.
La fase centrale del mese di gennaio ci proporrebbe una rapida pausa interciclonica con termiche piu’ miti per l’arrivo di una saccatura atlantica e neve che salira di quota.Con molta probabilita’ poi la terza decade ci proporrebbe una nuova forte ricaduta invernale,con gelo e irruzione artico-continentale,neve rapida su buona parte del centro in evoluzione adriatica.
Italia Meridionale
Il mese di gennaio esordirebbe con un rapido peggioramento a carattere nevoso sulla parte adriatica e ionica in modo rapido,freddo notturno e anche diurno con valori anche piuttosto al di sotto delle medie.
Alla fine della prima settimana del mese variabile con nevicate sparse in appennino dai 7-800 m,invece neve diffusa in fase iniziale in Campania a quote collinari con situazioni anche critiche,rialzo termico generale.
La fase centrale del
mese di gennaio ci proporrebbe una rapida pausa interciclonica con termiche piu’ miti per l’arrivo di una saccatura atlantica e neve che salira di quota.Con molta probabilita’ poi la terza decade ci proporrebbe una nuova
forte ricaduta invernale,con gelo e irruzione artico-continentale,neve rapida su buona parte del sud in evoluzione ionica.
Anomalie Italia Gennaio 2015
TENDENZA SUCCESSIVA PROSSIMI MESI ITALIA
Il mese di Febbraio si mostrerebbe inizialmente altopressorio e stabile,per poi evolvere con alcune bordate meridiane dirette sul comparto balcanico e adriatico,possibili interferenze atlantiche al nord dopo meta’ mese.Possibile realizzazione di un MMW con VP in mille pezzi entro la prima meta’ del mese,ma dovremo tornare su tale ipotesi piu’ avanti. In soldoni per i meno tecnici stabile nella prima parte, incerto per influssi freddi dai Balcani nella seconda
SITUAZIONE TELECONVETTIVA - Approfondimento tecnico per i più esperti
Le proiezioni in area ENSO nelle ultime settimane hanno mostrato segnali contrastanti nello sviluppo del prossimo fenomeno di EL NINO,e cio si evidenziava nell’andamento del SOI(pressione da DARWIN e Tahiti ),indicando un
fenomeno di ENSO positivo ma meno intenso di quanto si potesse preventivare anche se comunque in grado di attivare maggiori trasporti di calore alle latitudini artiche il che si sta attivando proprio in concomitanza col periodo dicembrino anche per questo viene chiamato” bambinello”.
.Sara’ interessante vedere quanto influenzera’ la nuova stagione,la migliore situazione dei ghiacci artici ,anche per la situazione invernale pregressa,in sede russo-siberiana,in quanto il
pattern AD+ ha favorito una maggiore concentrazione di estensione in sede canadese e Groenladese,una controtendenza rispetto agli ultimi anni.Saranno elementi importanti anche per il trimestre invernale,in quanto contrastano non poco con le tendenze recenti quando il pattern AD- ha fatto da padrone,con forte debolezza del ramo canadese del VP a discapito di quello siberiano.Il delicato monitoraggio in ottica AO dello snov-cover ottobrino e relativa pendenza della curva(SAI index),ci mostrano
un’estensione da record superiore al 2012,con pendenza in calo nel periodo delicato pur mantendendo un’indicazione di VP disturbato ma non in modo eccessivo(stile 2009 per intenderci).
Con molta probabilita’ potremmo registrare nel corso del trimestre freddo un’AO media attorno a -0.8 con alcune oscillazioni opposte a bilanciarsi.Ovviamente la fase di caduta massima si avrebbe ad impulsi con la genesi
secondo percorso T-S-T eventi del forte WARMING che porterebbe alla rottura del VP su tutta la colonna isobarica e
relativa retrogressione,del lobo siberiano in Europa. Anche in ottica NAO l’andamento dell’AP index molto importante per gli effetti sulla NAO attraverso l’indebolimento dell’indice zonale ci mostrano indicazioni non proprio da
NAO a fondoscala,negativa a tratti si visto il tripolo ma non in maniera esasperata.Anche l’andamento estivo spesso correlato a quello invernale ci mostra una lunga fase neutro-negativa.
Persistenza tra NAO estiva e andamento invernale
Ecco cosa successe la scorsa estate
In effetti considerando la
forzatura sulla NAO nel periodo sotto influenza del pattern di rottura strato-troposferica di fine Dicembre,e la fase positiva della prima parte alla fine avremo valore neutri o debomente negativi su base trimestrale simile all’AO.
Tendenza successiva:
Il mese di
febbraio sarebbe figlio dell’ESES stratosferico con disturbi al VP ad impulsi,avremo lo spostamento progressivo ad est del Blocking atlantico per la forzatura dall’area ENSO,con
colate a tratti gelide alternate a fasi piu’ tranquille.