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Stagionali fine autunno-inizio inverno 2013
03.10.2013
 
Previsioni Stagionali autunno 2013Anche il mese di ottobre sta proponendo un quadro delineato da un'assetto bloccato,con alcune incursioni instabili intrappolate nel mediterraneo,in un contesto comunque spesso altopressorio. Ora ci aspetta un mese di novembre nel quale potremmo saltare in alcune fasi direttamente in inverno.


COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:


Rispetto al precedente outlook si denota una chiara continuita',con dominanza altopressoria in molte fasi specie nella prima parte di ottobre,e con alcune incursioni instabili ad evoluzione lenta,finendo esse intrappolate in un contesto europeo dominato da anticicloni energici,con precipitazioni irregolari ed intense in alcune fasi sull'area mediterranea.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA

L'autunno meteo-climatico si avvia alla sua fase matura ma con un quadro poco dinamico non consono ad un periodo annuale che rappresenta il clou precipitativo ,ad ora abbondantemente deficitario.Per arrivare al perche' siamo in una situazione cosi' statica,basta osservare cosa accade alle anomalie superficiali oceaniche,con una fascia medio-atlantica positiva,dalla RM zone verso le coste atlantiche europee,che frenano non poco l'incedere zonale,determinando un pattern EA positivo,e con un tripolo chiaramente positivo ,tipico delle fasi di NAO positiva.

Altro elemento non di poco conto,e' rappresentato dal permanere di una cella altopressoria con gpt elevati in sede Scandinava/MAR DI KARA,frenando l'avanzata zonale verso il vecchio continente,ove le strutture depressionarie aggirano la bolla atlantica ,per tuffarsi in senso semi-meridiano verso il mediterraneo(o da nord-est),o deviando verso il sud-est europeo(cio' non accadeva da alcuni anni).Con simili premesse e' difficile pensare ad un recupero idrico nel corso della stagione,ma sicuramente si va incontro ad un graduale sblocco circolatorio,che inizialmente potrebbe  vedere un mix meridiano occidentale(fine ottobre,primi di novembre),con affondi nord-atlantici anche perturbati.Con molta probabilita' vi sono alcune premesse stagionali,figlie del pattern estivo non di poco conto,tra cui la resistenza in molte fasi di un DIPOLO ARTICO NEGATIVO,e cio' e' ben evidente dall'estensione artica molto migliore degli ultimi anni,con indicazioni su una maggiore tenuta stagionale dell'Artic Oscillation,relativo al profilo troposferico del VP,che negli ultimi anni ha visto una formazione ed estensione estremamente sofferta,specie in ambito canadese,a favore del comparto euro-asiatico.


Sappiamo bene come questa tendenza,evidenziabile anche nello strapotere della wave 1 negli ultimi anni,ha estremamente indebolito il collega atlantico,andando ad esasperare moti anti-zonali,attingendo dal serbatoio gelido collegato ad un fortissimo snov-cover asiatico.Nel corso del mese di novembre visto l'avanzare della bolla positiva in sede europea,e con una PDO meno marcata degli ultimi anni,potremmo specie nella seconda parte mensile sperimentare chiusure azzorriane verso nord-est,con bolle di matrice artica in parte continentalizzata a componente parizialmente retrograda,con chiari effetti di stampo invernale.








Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto un assetto troposferico votato ad uno sbilanciamento dell'hp atlantico che nel corso del mese potrebbe aprire messaggi freddi o gelidi di  di matrice artica parzialmente continentalizzata ,specie sul settore di levante.









ITALIA SETTENTRIONALE:

Il mese novembrino si mostrerebbe con molta probabilita' in apertura spesso piovoso,soprattutto tra est Lombardia,Emilia e settori nord-orientali per correnti sciroccali iniziali,in rotazione poi ad ovest. Possibili nevicate alpine importanti nella prima settimana,a quote medio-alte.A seguire il quadro termico dopo la mitezza iniziale si farebbe rigido,con correnti mediamente nord-orientali,con una seconda decade del mese,in segno della variabilita' dopo una prima parte stabile e soleggiata,causata da venti di matrice artico-russa.Con tale circolazione l'arco alpino orientale e la Romagna a fine seconda decade e prima parte della terza potrebbero avere nevicate alle quote basse(anche pianura),ma in maniera rapida.Sul finire del mese dopo il freddo intenso della prima parte dela terza decade,lo scorrimento umido al nord,determinerebbe nevicate in collina su molte aree specie Lombardia,Emilia e Liguria,mentre sul Piemonte specie cuneese anche in pianura.Quadro termico che a fine mese si andrebbe a normalizzare.



ITALIA CENTRALE:

Nel corso del mese di novembre il clima si mostrerebbe nella prima decade ventilato per correnti sciroccali o di libeccio,con termiche abbastanza miti,e molte precipitazioni specie su aree tirreniche e Marche,con fenomeni che alla fine della prima settimana devierebbero tra adriatico e balcani.A seguire vi sarebbe una chiara svolta di stampo invernale,con nocciolo freddo di matrice artica-continentalizzata,in avvenzione adriatica,dopo la prima parte della seconda decade(quando si avrebbe tempo stabile),con fase clou  fine seconda ed inizi della terza.In tale frangente mentre sui lidi tirrenici,il clima sarebbe sereno ma rigido con correnti di tramontana,si materializzerebbe un peggioramento nevoso sulle centrali adriatiche,anche a quote basso-collinari a sfiorare le coste.Con molta probabilita' poi sul finire del mese,una rotazione delle correnti ad ovest dopo la spallata altopressoria,farebbe risalire le termiche in modo sostanziale,con rovesci sul tirreno e neve relegata alle quote appenniniche medie(800m).



ITALIA MERIDIONALE:

Nel corso del mese di novembre il clima si mostrerebbe nella prima decade ventilato per correnti sciroccali o di libeccio,con termiche abbastanza miti,e molte precipitazioni specie su aree tirreniche e nord-Puglia,con fenomeni che alla fine della prima settimana devierebbero tra basso-adriatico e balcani.A seguire vi sarebbe una chiara svolta di stampo invernale,con nocciolo freddo di matrice artica-continentalizzata,in avvenzione adriatica,dopo la prima parte della seconda decade(quando si avrebbe tempo stabile),con fase clou  agli inizi della terza.In tale frangente mentre sui lidi tirrenici,il clima sarebbe sereno ma rigido con correnti di tramontana,si materializzerebbe un peggioramento nevoso sulle  adriatiche,anche a quote collinari con venti molto intensi ed un sensibile calo delle temperature.Con molta probabilita' poi sul finire del mese,una rotazione delle correnti ad ovest dopo la spallata altopressoria,farebbe risalire le termiche in modo sostanziale,con rovesci sul tirreno e neve relegata alle quote appenniniche medie(1000m).






TENDENZA SUCCESSIVA:

La prossima stagione appare come sempre appesa al filo della lotta strato-troposferica e dare una linea da ora appare alquanto prematuro col rischio COOLING agli inizi della stagione ad ora bassi,ma situazione che andra' monitorata.La cosa che sembra evidente e'dettata da una maggiore tenuta della calotta artica,fattore non di poco conto ,indicante un fattore contenitivo rispetto ai picchi negativi dell'AO nelle ultime esasperate stagioni.Non possiamo poi dimenticare il predictor della RM zone sulla NAO tardo primaverile,indicante una NAO neutra per la stagione,e cio' trova conferma poi anche nell'andamento estivo(buona correlazione tra andamento della NAO estiva e quella invernale).Con tali tasselli ,e vista la presenza di un DIPOLO meno esasperato(in senso positivo negli ultimi anni),con un'AMO+ e PDO- meno estremizzanti degli ultimi anni,l'azione zonale nel corso dell'inverno sarebbe piu' sostenuta e semi permanenti piu' attive,con fasi di stanca invernale cui seguirebbero bordate anche di grossa portata,con alcune fasi che deluderebbero chi aspetta gelo e neve,per poi rifarsi magari in fasi concentrate ma  intense.
 
 
 

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