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Stagionali : autunno 2013 senza grandi scossoni
07.09.2013
 
Previsioni Stagionali autunno 2013La primissima parte dell'estate meteo-climatica si mostra come proseguimento del pattern precedente,con clima moderatamente caldo,seppure si cominciano a sentire gli effetti dell'abbassamento fisiologico della struttura polare,con sistemi instabili che pero' faticano ad abbordare il mediterraneo.


COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:




Rispetto al precedente outlook si nota come nelle linee generali per la prima parte del mese di settembre si era indicata una continuita' con la fase precedente(pre-frontali e strutture instabili in altalena),vi siano molto conferme e non di poco conto,ma il mutamento di pattern successivo appare pero' piu' lento dal consumarsi,con  i pericoli di azioni temporalesche molto incisive per il calore accumulato,e vista la situazione circolatoria bloccata.

STUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE :

Il quadro teleconnettivo  di fine estate  mostra come vi siano consolidate alcune anomalie di un certo rilievo specie su settore basso-atlantico e collegate anche alla situazione della GUINEA, non in grado pero' vista una tensione zonale molto attiva  di produrre ondate calienti molto durature,anche per la presenza di una qbo in fase occidentale a mantenere bassa per lunghe fasi la fascia sub-tropicale facente capo alla cella di HADLEY.

Nelle ultime settimane si sono evidenziate ancora di piu' non solo quelle basso-atlantiche,ma anche azioni di contenimento del calore in sede SCAND,e nord-americana fattori non di poco conto per la prossima stagione,quando lo SCANDIVIAN+ potrebbe esordire gia' per la prima parte autunnale in molte fasi Con azioni di blocco alla circolazione anche per molto tempo.Con un simile assetto e vista l'impossibilita' di una duratura protezione azzorriana sempre defilato sui lidi atlantici,il mediterraneo continua ad essere sede di altalena ,ed ha trovato spazio complice la prevista rotazione della bolla negativa basso-atlantica una risalita di alcune vampate nord-africane,con la ripartenza del js polare ad esasperare tale configurazione.

La cosa che appariva chiara nelle scorse emissioni stagionali era la neutralizzazione graduale della fascia negativa del settore iberico-marocchino,che sta avvenendo piu' lentamente,il quale in connubio con il blocco circolatorio scandinavo,rende ancora piu' inpervia la strada di penetrazione zonale.Pertanto per buona parte della prima parte autunnale il quadro precipitativo sara' povero,ma soprattutto irregolare visto un assetto del tutto bloccato.

Da rimarcare pero' il fatto che le bucate instabili possibili a cadenza settimanale o poco di piu',andranno ad infilarsi su una struttura ferma,rimanendo intrappolate usufruendo del calore accumulato e che si sta ulteriormente accumulando.Potrebbero scaturire dei mostri depressionari con eventi alluvionali su varie aree del paese,specie settori tirrenici ,sud e Isole.Con molta probabilita' la fase di svolta vera e propria potrebbe cominciare a mostrarsi in senso piu' marcato dopo la prima decade di ottobre con maggiore vivacita' di penetrazione semi-zonale o nord-atlantica,in chiusura balcanica,anche se anche li la frequenza di fasi di blocco altopressoria rimarra' comunque alta,per un autunno deficitario.








Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto un assetto troposferico votato ad uno sbilanciamento dell'hp atlantico che nel corso del mese potrebbe aprire messaggi instabili di  carattere zonale o nord-atlantico ,anche se le fasi di blocco altopressorio non mancheranno,assisteremo dunque ad una modifica circolatoria .






ITALIA SETTENTRIONALE:

Il mese ottobrino inizierebbe con un clima uggioso con correnti sciroccali specie sul settore di ponente,le termiche sarebbero miti di notte e nella media di giorno,con clima piu' soleggiato sul settore triveneto.Passaggio instabile possibile a fine prima decade di stampo nord-atlantico con generale abbassamento termico e nevicate in quota sulle alpi specie orientali.La parte centrale di ottobre sarebbe governata da molta instabilita' sulla parte bassa del nord(emilia),e settore orientale,per una circolazione fresca balcanica collegata al canale nord-occidentale in prima fase,poi spanciata tra il 15 e il 21 da una nuova fase altopressoria,con risalita delle temperature.

Anche l'ultima parte del mese vivrebbe di questa altalena,con un nuovo strappo instabile in prima fase preceduto da correnti sud-occidentali ,subito ricucito sul finire del mese a partire dai settori di ponente.


ITALIA CENTRALE:

Il mese ottobrino inizierebbe con un clima uggioso con correnti sciroccali specie sul settore di ponente,le termiche sarebbero miti di notte e nella media di giorno,con clima piu' soleggiato sul settore adriatico.Passaggio instabile possibile a fine prima decade di stampo nord-atlantico con generale abbassamento termico e nevicate in quota sull'appennino centrale,con fenomeni localmente molto violenti.

La parte centrale di ottobre sarebbe governata da molta instabilita' con trasferimento dei fenomeni dall'area tirrenica verso quella adriatica,per una circolazione fresca balcanica collegata al canale nord-occidentale in prima fase,poi spanciata tra il 15 e il 21 da una nuova fase altopressoria,con risalita delle temperature.Anche l'ultima parte del mese vivrebbe di questa altalena,con un nuovo strappo instabile in prima fase preceduto da correnti sud-occidentali con  rovesci tra Lazio e Campania,subito ricucito poi  sul finire del mese a partire dai settori di ponente.


ITALIA MERIDIONALE:

Il mese ottobrino inizierebbe con un clima uggioso con correnti sciroccali specie sul settore di ponente,le termiche sarebbero miti di notte e nella media di giorno,con clima piu' soleggiato sul settore adriatico e ionico.Passaggio instabile possibile a fine prima decade di stampo nord-atlantico con generale abbassamento termico e forti temporali specie tra area ionica e settore basso-tirrenico con possibili eventi simil alluvionali a lenta evoluzione su canali ed isole.La parte centrale di ottobre sarebbe governata da molta instabilita' con trasferimento dei fenomeni dall'area tirrenica verso quella adriatica,per una circolazione fresca balcanica collegata al canale nord-occidentale in prima fase,poi spanciata tra il 15 e il 21 da una nuova fase altopressoria,e  risalita delle temperature.

Anche l'ultima parte del mese vivrebbe di questa altalena,con un nuovo strappo instabile in prima fase preceduto da correnti sud-occidentali con  rovesci tra Campania e Calabria tirrenica,subito ricucito poi  sul finire del mese a partire dai settori di ponente.










TENDENZA SUCCESSIVA:


Stiamo gia gettando le basi per il semestre freddo in quanto si notano sin da ora le impronte del nuovo ciclo climatico che si pone avanti a noi,con ssta atlantiche votate ad un tripolo spesso negativo,e con le anomalie positive in area artica.Spesso si fa riferimento all'andamento delle anomalie nella RM zone del mese di maggio per determinare il segno della NAO invernale con indicazioni da NAO neutra per il momento che verificheremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.Altro tassello non di poco conto sara' valutare il comportamento delle anomalie in area sub-artica con il forte calore presente in area canadese.Con tali imput circolatori non sarebbe campata in aria l'ipotesi di una nuova destrutturazione iniziale del prossimo vortice polare,costretto per rilascio di calore latente a formarsi piu' basso di latitudine è slittato rispetto al polo geografico "non assiale".

Gli elementi che andrebbero a mitigare i tentativi estremizzanti e poco proficui dell'ultima stagione sarebbero rappresentati dalla fase occidentale della QBO,e dalla fase neutro-positiva in area ENSO seppure da verificare.Non appare peregrino pensare sin da ora al lento avvicinamento di una nuova era climatica,i cui sentori seppure a sprazzi tendono a manifestarsi nelle ultime stagioni.Tornando alla fase occidentale della qbo appare fondamentale dipanare la matassa in riferimento ai primi tasselli della prossima stagione,quando con un'accoppiata qbo occidentale e minimo solare(ciclo debole),a sfavorire un rafforzamento della BDC con minore trasporto di ozono verso i poli.Tutto cio' trova riscontro nel fatto che l'ozono viene veicolato verso i poli dai venti stratosferici per riequilibrare l'imponente deficit termico per il ridotto soleggiamento.

Con l'indebolimento della BDC avremo minori concentrazioni e ridotte azioni di stratwarming,disponendo il VP ad una maggiore compattezza,dopo la partenza stagionale,quando sfrutterebbe il calore latente intrappolato nelle aree artiche,disturbandolo nelle prime fasi.

Con tali ipotesi preliminari la stagione vivrebbe di una mitigazione degli estremi anti-zonali delle ultime stagioni,spostando l'asse piu' a levante ,ed in tale contesto va dato molto peso alla modifica circolatoria in sede PDO finalmente neutro-positiva in gradi di riesumare la wave atlantica,con migliore strutturazione degli hp bloccanti.
 
 
 

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