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Stagionali fine estate 2013 a fasi alterne
11.07.2013
 
Previsioni Stagionali agosto-settembre 2013Si viaggia con un pattern ormai consolidato, votato all'altalena tra onde mobili sub-tropicali ed intrusioni fresche dal canale della Bretagna,in fusione con la lacuna barica ellenica per una stagione dunque molto diversa dalla scorsa estate dominata solamente dall' anticiclone africano. In pillole estate a più velocità più fresca e piovosa al Centro Nord,con invasioni nord-africane piu' frequenti tra l'ultima fase di luglio e agosto(specie prima e terza decade di agosto).






 Il modello matematico- climatologico CFS ,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto un assetto troposferico votato ad uno sbilanciamento dell'onda calda africana al centro sud Italico, a causa della persistenza azione fresca e umida occidentale.





ITALIA SETTENTRIONALE:

Il mese di agosto inizierebbe con alcune note instabili specie sui settori alpini,ma rapidamente potremmo avere un incremento dei gpt ,per un'invasione nord-africana e relativi picchi termici superiori in molte aree nella seconda parte della prima decade ai 33-34 gradi per molti settori,e relativa umidita' opprimente ,che si farebbe insopportabile quando da ovest attorno al 13 avanzerebbe una intensa saccatura temporalesca.Rapido peggioramento a suon di temporali e grandinate anche molto violente in trasferimento da ovest verso est tra il 14-16,con un calo termico molto vistoso.Il periodo che riguarderebbe la fase 18-21 vivrebbe di una ripresa della pressione,con cielo sereno e locale attivita' convettiva su alpi e fascia pre-alpina,con termiche in nuovo moderato aumento,ma stavolta l'ondata di calore sarebbe piu' attiva al centro-sud,con termiche che nella prima parte della terza decade tornerebbero sui 31-33 gradi,ma con molti temporali pomeridiani,in attesa di un successivo guasto importante in arrivo tra 26 e 29 agosto.


ITALIA CENTRALE:

Il mese di agosto inizierebbe con alcune note instabili specie sui settori appenninici con cielo sereno e caldo normale sui settori costieri,ma rapidamente potremmo avere un incremento dei gpt ,per un'invasione nord-africana e relativi picchi termici superiori in molte aree nella seconda parte della prima decade ai 36-38 gradi per molti settori,e relativa umidita' opprimente ,che si farebbe insopportabile quando da ovest attorno al 13 avanzerebbe una intensa saccatura temporalesca generando possibili effetti favonici sul medio-adriatico.Rapido peggioramento a suon di temporali e grandinate anche molto violente in trasferimento da ovest verso est tra il 14-15,con un calo termico molto vistoso.Il periodo che riguarderebbe la fase 18-21 vivrebbe di una ripresa della pressione,con cielo sereno e locale attivita' convettiva su appennino settentrionale,con termiche in nuovo sensibile  aumento,ma stavolta l'ondata di calore sarebbe moderata rispetto alla precedente e si concentrerebbe al  centro-sud,con termiche che nella prima parte della terza decade tornerebbero sui 34-35 gradi,ma con molti temporali pomeridiani sulla dorsale appenninica centrale,in attesa di un successivo guasto importante in arrivo tra 27 e 30 agosto al centro ma col sud piu' riparato.


ITALIA MERIDIONALE:

Il mese di agosto inizierebbe con alcune note instabili specie sui settori appenninici Calabro-Lucani con cielo sereno e caldo normale sui settori costieri,ma rapidamente potremmo avere un incremento dei gpt ,per un'invasione nord-africana e relativi picchi termici superiori in molte aree nella seconda parte della prima decade ai 37-38 gradi per molti settori,e relativa umidita' opprimente ,che si farebbe insopportabile quando da ovest attorno al 13 avanzerebbe una intensa saccatura temporalesca .Rapido peggioramento a suon di temporali e grandinate anche molto violente in trasferimento da ovest verso est tra il 14-15 che riguarderebbero soprattutto l'area appenninica ed il basso-tirreno ,con un calo termico moderato.Il periodo che riguarderebbe la fase 18-21 vivrebbe di una ripresa della pressione,con cielo sereno e locale attivita' convettiva su appennino meridionale,con termiche in nuovo sensibile  aumento,ma stavolta l'ondata di calore sarebbe moderata rispetto alla precedente e si concentrerebbe al  centro- sud,con termiche che nella prima parte della terza decade tornerebbero sui 34-35 gradi,ma con alcuni disturbi onvettivi pomeridiani sulla dorsale appenninica ,in attesa di un   successivo guasto importante in arrivo tra 27 e 30 agosto al centro ma col sud piu' riparato,ove arriverebbe solo un moderato ricambio d'aria con termiche piu' accettabili.





TENDENZA SUCCESSIVA:


Stiamo gia gettando le basi per il semestre freddo in quanto si notano sin da ora le impronte del nuovo ciclo climatico che si pone avanti a noi,con ssta atlantiche votate ad un tripolo spesso negativo,e con le anomalie positive in area artica.Spesso si fa riferimento all'andamento delle anomalie nella RM zone del mese di maggio per determinare il segno della NAO invernale con indicazioni da NAO neutra per il momento che verificheremo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.Altro tassello non di poco conto sara' valutare il comportamento delle anomalie in area sub-artica con il forte calore presente in area canadese.Con tali imput circolatori non sarebbe campata in aria l'ipotesi di una nuova destrutturazione iniziale del prossimo vortice polare,costretto per rilascio di calore latente a formarsi piu' basso di latitudine e slittato rispetto al polo geografico"non assiale".

Gli elementi che andrebbero a mitigare i tentativi estremizzanti e poco proficui dell'ultima stagione sarebbero rappresentati dalla fase occidentale della QBO,e dalla fase neutro-negativa in area ENSO seppure da verificare.Non appare peregrino pensare sin da ora al lento avvicinamento di una nuova era climatica,i cui sentori seppure a sprazzi tendono a manifestarsi nelle ultime stagioni.Tornando alla fase occidentale della qbo appare fondamentale dipanare la matassa in riferimento ai primi tasselli della prossima stagione,quando con un'accoppiata qbo occidentale e minimo solare(ciclo debole),a sfavorire un rafforzamento della BDC con minore trasporto di ozono verso i poli.Tutto cio' trova riscontro nel fatto che l'ozono viene veicolato verso i poli dai venti stratosferici per riequilibrare l'imponente deficit termico per il ridotto soleggiamento.Con l'indebolimento della BDC avremo minori concentrazioni e ridotte azioni di stratwarming,disponendo il VP ad una maggiore compattezza,dopo la partenza stagionale,quando sfrutterebbe il calore latente intrappolato nelle aree artiche,disturbandolo nelle prime fasi.Con tali ipotesi preliminari la stagione vivrebbe di una mitigazione degli estremi anti-zonali delle ultime stagioni,spostando l'asse piu' a levante ma ci torneremo.
 
 
 

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