Meteo e Previsioni meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html
meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html, allerta meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html, meteo 16 giorni Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html
Dati Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html e Previsioni meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html con aggiornata allerta meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html ed incendi.
Modelli meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
Previsioni meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html
meteo Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html
meteo 16 giorni Waco/images/includes/custom_files/document/modello-media-meteovid.html
In questo report consentitemi di partire da lontano, cioè quando circa 2 anni fa iniziammo sostenendo il progetto doline propostoci dalla sezione piemontese di Meteonetwork. Avevamo da poco iniziato a collaborare con questa energica compagine di meteoappassionati e mi incuriosì da subito il taglio del progetto e la sua modalità di esecuzione. Alto profilo scientifico, pochi fronzoli ed i fatti... ed ecco a distanza di 2 anni, 4 installazioni funzionanti per il monitoraggio di questi veri e propri freezer morfologici, le doline appunto.
Grazie agli amici di Meteonetwork appunto, veri e propri stambecchi meteorologici, infaticabili anche in questi giorni di gelo, abbiamo avuto i primi responsi quasi record del datalogger, unità informatica che archivia i dati di temperatura per i non addetti ai lavori, installato presso la la Conca delle Turbiglie sita nella Frazione Serra del Comune di Pamparato (CN) ad appena 950m di quota, unità che ha voluto rimediare a tale manchevolezza, spingendosi ben al di sotto della fatidica soglia dei -20°C.
Alle 7.23 di lunedì 6 febbraio, infatti, il datalogger digitale Omega OM-63 (posto a 190cm dal suolo in uno schermo solare in base alle norme imposte dall'Organizzazione Mondiale della Meteorologia) ha registrato la straordinaria minima di -32.8°C. Un dato assolutamente impressionante, vista la quota piuttosto modesta del sito in oggetto. Non un valore record, ma forse uno dei più bassi registrati recentemente in Provincia di Cuneo, in questi tipi di monitoraggi. Ma la vera particolarità di questi veri e propri freezer naturali, risiede soprattutto nella differenza di temperatura riscontrabile in pochi metri di dislivello: appena prima, infatti, ovviamente al di fuori della dolina, vi è la stazione ufficiale dell'Arpa Piemonte, il cui termometro non si è spinto al di sotto dei -13°C.
Foto Gabriele Gallo Meteonetwork Piemonte
Se la stazione Arpa di Villanova Solaro( -24.8°C registrati il 6 Febbraio a quanto sembra ) ha indicato la pianura tra Savigliano e Saluzzo come il frigorifero d'Italia, l'indicazione proveniente appunto dall'installazione di monitoraggio termometrico della dolina raffigurata nella bella immagine sopra ha sancito che la località in oggetto può essere considerata un vero freezer. Seguiamo quindi i consigli degli amici di Meteonetwork": nelle ore notturne, forse, è preferibile pernottare altrove! "
Tengo a sottolineare che il progetto doline si basa totalmente su di un'opera di volontariato e sulla passione e competenza dello staff del progetto di monitoraggio di doline. Operativamente Datameteo continuerà a supportarli. Un buon archivio dati può essere un ottimo punto di partenza per "disegnare modellisticamente" il microclima della zona e controllare a fondo il comportamento dei modelli cosidetti a microscala o "mass model", che operando con risoluzioni anche sotto i 100 m necessitano di dati di inizializzazione molto accurati, al fine di ricostruire in modo accurato un clima.
Penso vi abbia alquanto stupito ed incuriosito questa digressione, fuori dall'argomento citato nel titolo ma tra un momento ne capirete il perchè.
In realtà c'è affinità tra la scelta di dedicare tempo, energie alla divulgazione della meteorologia nell'ambito dell'associazionismo e quella che fatta da noi di Datameteo di raccontare un intero mondo, quello della scienza meteorologica abbinando alle parole, i numeri dei modelli meteorologici .
Più che un mondo potremo definirlo una galassia di informazioni, fonti, dati, previsioni che vanno esplorati, capiti e spiegati a chi ha la convinzione che una previsione meteorologica sia una icona con il simbolo del tempo che farà.
Accanto alle icone del tempo che farà molti siti di meteorologia editoriale abbinano altre informazioni raccolte su di una cartina per meglio tratteggiare una possibile evoluzione futura.Annotiamo che c'è anche chi scambia il nowcasting con la previsione e viceversa, spesso generando confusione, poichè su di una stessa pagina din un sito dati e cartine presentano informazioni in palese contrasto tra di loro.
Da non dimenticare poi i portali con vere e proprie raccolte di sezioni specialistiche per un pubblico più smaliziato, con cartine e parametri meteorologici dei più svariati modelli. Attenti ed utilizzate un pochino di occhio critico nel capire, leggere o informarsi su come sono calcolate dette emissioni modellistiche.
Detto ciò pensate che rompicapo per i meteorologi alle prese in questi giorni con questa prolungata emergenza sono state le varie emissioni modellistiche, spesso in disaccordo sulla possibile evoluzione. Quante informazioni, carte, immagini satellitari, dati meteo, radiosondaggi vengono consultati e comparati prima di emettere una previsione o una allerta. Quali sono i segreti dei meteoman?
Beh, a parte l'emicrania che ti fa saltare sulla sedia ad ogni nuova corsa modellistica in datameteo, abbiamo cercato di approcciarci a queste problematiche unendo la nostra esigenza di avere strumenti flessibili ed innovativi di monitoraggio e previsione consultabili anche con le ultime tecnologie mobile, unita alla richiesta da parte dei clienti di piattaforme di visualizzazione delle previsioni ed allerte che abbiano un alto dettaglio territoriale, oltre ad una alta frubilità e semplicità di utilizzo.
Sono nate così delle piattaforme multimediali che conoscete sotto il nome di Meteobrowser (disponibile in versione free e demo limitata) ad utilizzo specifico per necessità di monitoraggio viabilità, protezione civile, energie rinnovabili, agrometeorologia etc. Un cuore tecnologico unico che pulsa informazioni specifiche ad ogni parte periferica del corpo multimediale. Con queste tecnologie stiamo affrontando tale emergenza e con essa i quesiti e le richieste più disparate che ci stanno arrivando.
Siete un'ente provinvciale di gestione delle strade o una concessionaria autostradale, la nostra piattaforma ad alto dettaglio territoriale vi permetterà ad esempio di pianificare in base all'ammontare della precipitazione prevista il dettaglio delle priorità di sgombero sui punti più critici e dello spargimento di sale o glicol antigelo a seconda del range termometrico e della precipitazione attesa, in modo da monitorare attivamente l'evolversi delle criticità ed utilizzare in modo proficuo i mezzi idonei o quelli a disposizione, in base anche alle priorità od eventuali emergenze.
Nella figura sotto l'immagine della sovrapposizione del dettaglio dele precipitazione delle 12 ore passate centrate per la sera dell'11 su alcuni assi viari del Centro-Nord.
Problemi nella pianificazione energetica a causa della persistenza delle neve al suolo? Ecco una fotografia tratta dalla nostra piattaforma Meteobrowser che associa a layer cartografici l'alta risoluzione del modello meteorologico WRF EMM a 1.1Km. La variabile rappresentata è la percentuale di neve al suolo con una scala che va dal bianco ( assente ) al rosso. Il nostro meteorologo saprà indicarvi, grazie all'altissimo dettaglio territoriale, ove il manto è più spesso e sarà più persitente ed incisivo e quindi inficierà ad esempio la produzione di energia dei vostri pannelli fotovoltaici o delle vostre torri eoliche, causa appunto neve o icing sulle strutture.
Attenzione però ci vuole sempre l'occhio attento di un professionista, poiché anche con 5 cm di neve compatta al suolo il modello potrebbe vedere coperture nevose persistenti ( bassissime temperature associate ), oltre il 90% del suolo.
Se poi la domanda è quanto durerà ancora? Il nostro dettaglio termometrico potrà servire a pianificare meglio interventi di protezione civile, viabilità, gestione dei processi di deicing (in termine tecnico lo sghiacciamento delle ali e parti mobili degli aeromobili, operazione indispensabile prima del decollo con basse temperature e formazione di ghiaccio ) e pulitura e trattamento antigelo delle piste degli aeroporti. Pensate che il caos all'aeroporto di Fiumicino, oltre alla neve, è stato dovuto alla mancanza di macchinari idonei al deghiacciamento. Ma non si poteva pianificare prima un loro noleggio?
Putroppo queste informazioni servono anche per una triste conta dei danni alla persona con la perdita di vite umane, alle infrastrutture, al comparto agricolo con serre devastate, animali senza foraggi. Speriamo che eventi estremi del genere ci consentano di maturare una maggior coscienza verso la prevenzione ed i bisogni essenziali della persona e poi vengano gli interessi economici. Una giusta scala di approccio senza sensazionalismi né eccessi.
Un quadro veramente variegato quello che vi abbiamo presentato sinora, ma non dobbiamo dimenticare l'acqua: quella degli invasi ora gelata e tra qualche giorno nuovamente in fase di scioglimento, come la neve che alimenta bacini di contenimento prima semi-vuoti causa siccità e invece tra qualche periodo stracolmi causa fusione del manto nevoso. E il mare... acque agitate a quanto pare!
IMMAGINE SAT AGGIORNAMENTO 13.02.2012 H. 14.30 - GRAN PARTE DELLE REGIONI COPERTE DALLA NEVE
|
Nell'immagine sotto la previsione di altezza d'onda per i bacini italiani. Tormentone della Costa Concordia a parte, vedete nel dettaglio di carta quanto possano differire le altezze d'onda in zone di costa non molto distanti tra di loro e che pericolo possano rappresentare per una navigazione (da diporto e commerciale) non consapevole ed avvisata dei fenomeni previsti o anche solo per le infrastrutture oggetto di mareggiate violente.
Sicuramente un modo diverso il nostro di vivere professionalmente ed operativamente il mondo meteorologico e di farlo conoscere ai visitatori del nostro sito e ai nostri clienti abbinandoci i numeri dei nostri modelli.
Numeri e piattaforme che abbiamo l'ambizione, condivisa con gli amici di meteonetwork e anche attraverso progetti come il monitoraggio doline, di avvicinarci ad una meteorologia più sostenibile, dove l'obbiettivo non sia il clamore della notizia, il record del clima, ma esserne dentro con le buone abitudini di ogni giorno.
Valutare le informazioni e non estremizzarle, parlare e non urlare di meteorologia, sicuramente verremo sentiti da meno persone che potranno capire ciò che abbiamo da spiegare, in modo avvicinare un po' tutti ad un uso consapevole delle risorse. S e ghiaccia butto il sale sulle strade e non la sabbia, se le temperature non lo permettono non utilizzo i cannoni sparaneve solo per il piacere di avere un manto che durerà sino ai primi raggi del sole... ( al costo di riserve di acqua importanti ed un impatto sul territorio montano rilevante ndr.)
Un'utotipa? Staremo a vedere.