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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

La precedente emissione e' stata quasi perfetta con centrata la neve anche lungo le coste adriatiche nella fase 9-15 gennaio con proprio il 15 che si sono avute moderate nevicate a tutte le quote. Anche questa successiva fase stabile e' stata centrata in attesa del gelo confermato tra fine mese e inizio febbraio!

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:


Siamo in condizioni tipiche di NINA per il secondo anno consecutivo , con valori deboli o moderati,non in grado dunque  da definirla strong .L’altro elemento portante di questa stagione analizzato nei precedenti bollettini di tendenza,e’ il cooling stratosferico propagatosi sino in troposfera(ove avvengono i fenomeni meteo-climatici).Ebbene il conseguente rinforzo del VP su tutta la colonna ha ormai terminato gli effetti contenitivi sulla troposfera(ove avvengono i fenomeni climatici).Sono in effetti scadute le azioni contenitive per qualsiasi tendenza meridiana,ed ora la troposfera in accordo con una stratosfera non piu’ ostile puo’ dare segnali configurativi da pieno inverno.Il tutto seppure in modo graduale in linea con le ultime analisi è gia stato  dimostrato nel periodo festivo,tra hp ed alcune bordate adriatiche e balcaniche,ma il vero inverno si sta affermando nella seconda meta’ del mese di gennaio.Da sottolineare man mano che le tensioni zonali sono rallentate, complici anche i ripetuti Upper Warming stratosferici e indebolire e decentrare,la struttura vorticosa polare rendendola ormai molto vunnerabile. Ad ora non possiamo escludere un Major Warming,anche se le sue chances sono in calo nei forecast stratosferici.A questo punto e’ lecito attendersi una continuazione della fase artica e continentale che si e’ instaurata dalla meta’ del mese di gennaio,con reiterazioni meridiane e continentali.Ovviamente se la stratosfera dovesse metterci lo zampino “warm “non solo adriatiche ,mediterraneo centro-orientale e settore russo-balcanico sarebbero beneficiari,ma anche a tratti alcuni settori piu’ ad ovest.Da tenere d’occhio per i primi del nuovo mese,un possibile aumento di gpt in sede scandinava,con retrogressione continentale davvero rilevante.






Il modello matematico CFS che stiamo sviluppando,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,quella tendenza verso un periodo sempre piu’ freddo,con reiterazione artico-continentale salvo brevi pause per buona parte del mese di febbraio.







PREVISIONI PER L'ITALIA
 
ITALIA SETTENTRIONALE:

Sul finire del mese di gennaio e prima parte del nuovo mese,avremo inizialmente correnti instabili,con variabilita’ isolate nevicate e termiche fredde,mentre a partire dal 3-4 possibile intrusione instabile piu’ marcata con ingresso del gelo continentale.Avremo nella seconda parte della prima settimana del nuovo mese,neve su Romagna e parte del nord-est,con termiche sino a -11 in pianura,e rapido miglioramento.Successivamente dopo una temporanea pausa altopressoria,un piccolo cuneo instabile potrebbe garantire neve su pianura emiliana attorno al 13,con accumuli anche su aree appenniniche liguri,basso Piemonte,e settore tosco-emiliano.Altrove variabilita’ con nevicate sparse.A seguire possibile rasoiata artico-continentale molto intensa,con neve su buona parte dei settori orientali in prima fase attorno al 19-20,sfiorato il settore di nord-ovest.Il mese si chiuderebbe con un moderato rialzo termico,e correnti da ovest foriere di neve sui settori nord-occidentali.
 

ITALIA CENTRALE:

Il nuovo mese dopo iniziali correnti occidentali,con termiche nelle medie ed isolati rovesci su aree occidentali,proporrebbe un severo peggioramento,con rovesci seguiti da schiarite e isolate nevicate sui versanti di ponente attorno al 4-5 ,mentre i settori adriatici vivrebbero un’intensa fase di gelo continentale,a suon di nevicate e gelo diffuso sino alle coste.Tra 9 e 12 temporanea fase stabile e gelida ,con nucleo instabile che attorno al 13 apporterebbe nevicate su aree tirreniche,e Marche a quote collinari o basso collinari,con spruzzate a seguire dai 500 m anche sui settori Abruzzesi.A partire dalla fine della seconda decade possibile nuova fase gelida e nevosa per i settori adriatici,con una chiusura mensile che vedrebbe temporanee correnti piu’ miti a stemperare il gelo precedente.
 


ITALIA MERIDIONALE:

Il nuovo mese dopo iniziali correnti occidentali,con termiche nelle medie ed isolati rovesci su aree occidentali specie del basso versante tirrenico,proporrebbe un severo peggioramento,con rovesci seguiti da schiarite e isolate nevicate sui versanti di ponente a quote collinari attorno al 4-5 ,mentre i settori adriatici e ionici specie di Molise,Puglia e Calabria vivrebbero un’intensa fase di gelo continentale,a suon di nevicate e gelo diffuso sino alle coste.Tra 9 e 12 temporanea fase stabile e gelida ,con nucleo instabile che attorno al 13 apporterebbe rovesci su aree tirreniche,con un moderato rialzo termico solo temporaneo,mentre riprenderebbe a nevicare sugli appennini dai 7-900 m.A partire dalla fine della seconda decade possibile nuova fase gelida e nevosa per i settori adriatici e ionici peninsulari,con una chiusura mensile che vedrebbe temporanee correnti piu’ miti a stemperare il gelo precedente.




TENDENZA SUCCESSIVA:

Ricadute gelide specie sul lato adriatico in altalena a spanciate altopressorie saranno,elementi dominanti dello scacchiere mediterraneo anche nel mese di  marzo specie alla fine della prima settimana e nell’ultima parte mensile,dunque  potrebbe in alcune fasi mostrarsi capriccioso e soprattutto,votato a gelo tardivo,con possibili disagi per le coltivazioni in procinto di avviarsi per la stagione di risveglio incipiente.Anche il mese successivo di aprile alternerebbe ai primi vagiti primaverili,delle fasi molto perturbate,con correnti fredde foriere di nevicate anche insolite nella primissima parte mensile.

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