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Nel frattempo il resto d'Italia s'imbatte in giornate vestite di un'insolito tepore dopo aver conosciuto anche la crudeltà di un autunno schizofrenico, tanto mite, quanto improvvisamente alluvionale. Spiegheremo brevemente nell'articolo da dove ha origine questo "ritardo stagionale" e tracceremo una linea di tendenza per l'Italia fino a metà mese, con la previsione per il ponte dell'Immacolata che sarà caratterizzato da un improvviso raptus invernale..
La situazione a livello emisferico è sede in questi giorni di analisi approfondite da parte degli addetti ai lavori e degli appassionati che cercano di capire come e quando potrà davvero aprirsi, a livello europeo, la stagione invernale.
Andiamo anche noi ad analizzare i movimenti su larga scala nell'emisfero settentrionale, mettendo in risalto l'anomalia che sta caratterizzando questo tardo autunno 2011. E' difatti evidente in sede artica una certa compattezza del VORTICE POLARE, con massimi pressori significativi e con un conseguente dominio degli anticicloni "miti" alle latitudini inferiori: questo fatto sta caratterizzando, non solo l'Europa ma anche l'America e l'Asia dove anche in Siberia non si registrano valori termini consoni al periodo.
Cosa accadrà nei prossimi giorni?
Innanzitutto segnaliamo un abbassamento del flusso nordatlantico, generato dall'azione del vortice polare stesso, con conseguente maltempo sul NordEuropa. Tale situazione non cambierà la "struttura atmosferica" che abbiamo inizialmente descritto, in quanto le correnti perturbate scenderanno di latitudine senza però avere l'ondulazione necessaria per interessare il mediterraneo e l'Italia.
Questo particolare si nota bene nella mappa GFS centrata su Lunedì 5 Dicembre, quando il flusso nordatlantico avrà coinvolto ormai tutto il centro/nord Europa, generando però isobare tese che spingeranno le piogge lungo la parte finale della corrente a getto.In questa fase la barriera alpina occidentale (le correnti arrivano da ovest e incontrano prima quindi le alpi occidentali), frenerà le velleità perturbate relegando il maltempo oltralpe e generando venti di caduta sulle regioni nordoccidentali. Solo al centro-sud italiano si avranno dei rovesci "lampo", frutto del passaggio rapido della corrente perturbata.
VERSO IL PONTE DELL'IMMACOLATA: IL GENERALE INVERNO MUOVE LE PRIME PEDINE
Dopo il rapido passaggio instabile del 5 Dicembre, l'alta pressione tornerà per qualche giorno a dettare legge, caratterizzando nuovamente il clima della penisola con giornate stabili e soleggiate, generalmente miti con l'eccezione della ValPadana e della sua inversione termica che tratterrà il freddo al suolo.
Nel frattempo, a livello emisferico, il generale inverno proverà a risvegliarsi dal torpore che l'ha reso così pigro in questo periodo; notiamo infatti un primo "scompattamento" del vortice polare in 3 parti, pronte a dirigersi distintamente verso i 3 continenti, trascinando quindi l'aria artica a latitudini inferiori.
Certamente il più "attivo" sembra il vortice "canadese" che pare tutto intenzionato a trasferire il freddo invernale su Canada e Stati Uniti.
Anche nel comparto europeo si nota un tentativo di irruzione artica ma la contemporanea azione del vortice canadese (ancora particolarmente "legato" al fratello europeo) dovrebbe far ripiegare l'alta pressione verso ovest, limitando ancora una volta l'effetto delle correnti fredde settentrionali.
Una di queste correnti però, proprio a cavallo tra l'8 e il 10 Dicembre, potrebbe trovare una via preferenziale per sfociare nel mediterraneo, approfittando di un certo rallentamento del vortice polare.
Ecco difatti che la mappa GFS ci mostra tale possibilità: si noti l'alta pressione(hp) in atlantico e subito, sul fianco destro, l'ingresso rapido e improvviso delle correnti fredde...attenzione però! E' una situazione molto al limite e di difficile analisi previsionale che necessita di successive conferme.
Peggioramento quindi, durante il ponte dell'immacolata, per un rapido passaggio perturbato dai caratteri invernali con la prima neve a quote basse sul nord/est e successivamente sull'appennino centromeridionale.
La conferma ci viene data dalla "mappa precipitazioni" del modello globale gfs che evidenzia le piogge che, dopo aver attraversato il nord est, si concentreranno al centro sud, in particolare sul versante adriatico, sferzato dalle correnti settentrionali
Un assaggio ritardato del generale inverno quello che si prospetta quindi per il ponte dell'Immacolata, anche se le proiezioni modellistiche non indicano una svolta NETTA verso la vera stagione invernale almeno fino a metà mese. E per stagione invernale intendo quella del freddo artico continentale, o delle irruzioni fredde in area mediterranea capaci di portare le prime nevicate in pianura.
Restiamo quindi in attesa di un segnale dall'alto, non così in alto come potreste pensare, ma bensì dal polo, sede di grandi manovre in questo periodo di traffico invernale.
Emanuele Felotti - www.meteonordovest.it