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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:


La comparazione con l'outlook precedente evidenzia una sostanziale conferma del quadro di anomalie precedenti seppure in ritardo di una settimana .

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:

Tornera’ a farci visita  la NINA specialmente nella maturita' della prossima stagione invernale e con valori che rispetto alle precedenti tendenze non raggiungera' valori tali da definirla strong e risultera' debole/moderata e comunque in grado di influenzare la grande circolazione.Gli effetti di tale episodio di ENSO- si fara' sentire nella seconda parte dell'inverno con la neutralizzazione dei forcing specie pacifici in area WPO,e con una ripresa dell'ARTIC-OSCILLATION che nella prima fase stagionale(novembre-dicembre)avra' picchi negativi. Questa ripresa legata all'effetto contenitivo della NINA sara' collegato anche alla recente ripresa dell'AP INDEX(attivita' solare),con il vortice polare che da fine dicembre riprenderebbe vigore. Torneremo su tale eventualita' successivamente,ma stiamo gettando le basi per un coriaceo SCAND+ nel trimestre freddo,con frenata zonale e partenza invernale tra novembre e dicembre con alcune incursioni medio-alte di latitudine(non UK) in convergenza nella primissima fase del trimestre freddo con depressioni in ingresso dal basso-atlantico. Poi passeremo specie da meta’/fine dicembre ad un inverno concentrato tra adriatiche e balcani.Per quanto concerne l'assetto attuale invece siamo ormai prossimi ad una svolta con la graduale riaffermazione del tripolo che va strutturandosi sul comparto atlantico,e qualche crepa che inizia ad aprirsi sul mediterraneo occidentale.Nel contempo la positivizzazione delle aque delle coste atlantiche tra Iberia e Francia confermano la precedente analisi che indicava nel mese di ottobre seppure in ritardo di una settimana,uno sblocco circolatorio con profonde ondulazioni meridiane a carattere freddo ben visibile anche nelle attuali visioni deterministiche a fine prima decade,  che andranno ad innestarsi nella seconda parte del mese a intrusioni oceaniche..Dunque sicuramente maggiori precipitazioni e dinamicita' dopo la lunga fase statica e legata anche alla prolungata presenza di un ITCZ particolarmente elevato. Come mostra l'immagine sottostante anche il nostro modello CFS e' abbastanza in linea con le nostre tendenze,in un contesto che poi aprirebbe la pista di convergenza via via piu’ occidentale ,che aprirebbe la strada entro la prima parte di novembre a incursioni artico-marittime per ondulazioni imposte al JS che si farebbero piu’ pronunciate ed ampie.












 


PREVISIONI PER L’ITALIA:


ITALIA SETTENTRIONALE:

Stiamo entrando nel vivo della precedente tendenza con forte dinamicita’ atmosferica in due fasi contrapposte,dalla fine della prima decade di ottobre,si alterneranno fasi meridiane con incursioni via via piu’ fredde e produttive in termini precipitativi sull’area nord-orientale,con il nord-ovest che risulterebbe sottovento.Probabilmente poi avremo dal 17 in poi possibili intrusioni oceaniche innestate a questa propensione meridiana con precipitazioni che interesserebbero anche buona parte del nord-ovest.Possibili in alcune fasi nel corso del mese nevicate sui versanti esteri alpini e anche quello centro-orientale(meno su quello occidentale),anche a quote relativamente basso per la stagione.A seguire col finire del mese e prima parte del nuovo possibili prime interazioni artico-marittime con forte maltempo al settentrione,in attesa di una pausa altopressoria a fine prima decade del nuovo mese,con un quadro termico nelle medie del periodo.Tale fase stabile potrebbe avere carattere di persistenza per almeno una decina di giorni,in attesa della prima zampata invernale per il finire del mese stesso con prime nevicate alle basse quote.


ITALIA CENTRALE:

Il mese in corso confermera’ la svolta meridiana ,con incursioni fredde a prime nevicate sulle cime appenniniche,e termiche in netto calo specie sui versanti di levante,mentre quelli di ponente in un contesto piu’ al riparo.Nella seconda parte del mese con possibili interazioni oceaniche possibili precipitazioni anche sui settori occidentali,con fasi meridiane comunque in agguato.Arriveremo cosi  al mese successivo con episodi di forte maltempo da convergenza tra aria fredda artico-marittima e piu mite sud-occidentale,prima di affrontare una nuova pausa anticiclonica a fine prima decade,con insidie basso-mediterranee. L’ultima parte del mese avrebbe una nuova sterzata perturbata,con netto calo termico e prime nevicate appenniniche importanti a quote medie.



ITALIA MERIDIONALE:

Il mese in corso confermera’ la svolta meridiana ,con incursioni fredde con termiche in netto calo specie sui versanti di levante,mentre quelli di ponente in un contesto piu’ al riparo.Nella seconda parte del mese con possibili interazioni oceaniche si materializzerebbero precipitazioni anche sui settori occidentali,con fasi meridiane comunque in agguato.Arriveremo  dunque al mese successivo con episodi di forte maltempo da convergenza tra aria fredda artico-marittima e piu mite sud-occidentale,prima di affrontare una nuova pausa anticiclonica a fine prima decade con tempo buono specie sui settori peninsulari,con insidie basso-mediterranee che riguarderebbero l’area ionica e la Sicilia. L’ultima parte del mese  infine potrebbe evolvere verso  una nuova sterzata perturbata,con correnti sud-occidentali e forte maltempo sui settori di ponente.
 



TENDENZA SUCCESSIVA:

Salgono le quotazioni per un mese di dicembre rigido,con possibili due episodi nevosi alle basse quote,il primo su aree settentrionali,e a seguire sui versanti adriatici.



FOCUS PRIMA PARTE STAGIONE INVERNALE,PERICOLO GELO ESTESO IL MODELLO CFS AVVALORA TALE TENDENZA

Anche il modello matematico CFS mostra nella prima parte del trimestre freddo in molte uscite una frequente tendenza meridiana a carattere freddo,come mostrano le grafiche successive relative alla prima parte del mese di novembre,con un chiaro salto da un autunno che somiglia ad una prolungata estate a condizioni quasi da pieno inverno.Cio avvalora il quadro teleconnettivo analizzato nei vari editoriali con una partenza lanciata della stagione fredda ed alcuni danni indotti dal gelo intenso.La vegetazione dopo le temperature miti degli ultimi mesi saranno costrette ad uno stress non indifferente,con cali repentini gia da fine ottobre/prima parte di novembre specie su aree del nord e adriatiche a fasi alterne sino a 10-15°.Probabilmente poi si ripresenterebbe tale situazione tra fine novembre e dicembre,con possibili ripercussioni in ambito agricolo con i classici raccolti invernali a rischio gelo e relativa enfasi dei prezzi.Proprio dall’attenta valutazione dei predictor a lungo termine trovano conferma nel modello stagionale CFS con ottimi riscontri nonostante le distanze siderali.

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