Meteo e Previsioni meteo Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html
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Dati Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html e Previsioni meteo Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html con aggiornata allerta meteo Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html ed incendi.
Modelli meteo Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Melfa /meteo_16gg_Melfa /includes/custom_files/Modelli_Meteo_Alta_Risoluzione-content-16.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
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Nel panorama meteorologico italiano sta mancando sempre di più la divulgazione della cultura meteorologica a scapito di informazioni messe on line da siti e media con un mero scopo sensazionalistico. Non entriamo nel merito dell'attendibilità di tali informazioni vogliamo però porre l'accento sull'impatto che esse hanno sul nostro " vivere" il quotidiano considerando sempre di più il tempo come un elemento comunque ostile.
Spente le luci della ribalta e bruciato l'evento meteo atteso sia che esso si sia avverato o meno rimangono nel consultatore comune delle previsioni meteo un insieme di sensazioni che sfociano in sentimento talvolta di rabbia verso le "previsioni sbagliate", talvolta di ammirazione per averci "azzeccato". Come per le notizie di gossip fondamentale è che il meteo non mini la popolarità e non influisca con i ritmi della nostra quotidianità. Si tende semprea considerare la meteorologia sempre meno una scienza, per inesatta che sia e sempre di più un fenomeno di costume:il guardare solo avanti. Per fare una buona previsione , vuol dire spesso anche prevenire, analizzare quanto accaduto e adeguare gli strumenti di prognosi meteorologica e i modelli ai nuovi scenari.
Proprio di scenari di memoria storica vogliamo parlarvi cercando di tratteggiare il clima che ha contraddistinto l'autunno 2012 e questa prima parte di inverno.Vogliamo farlo però a modo nostro senza riempire le pagine di tabelle di dati ma cercando di spiegare quanto accaduto, con gli strumenti degli esperti.
Dopo una estate dominata dall' alta pressione africana, con caldo e temporali ecco un autunno ancora termicamente sopramedia (+1.6°C) con scarti più rilevanti sulle regioni peninsulari. Anche in questa stagione l'aria calda africana ha giocato al gatto ed al topo con aria più fredda marittima di stampo artico.
Il risultato piogge abbondanti con episodi alluvionali che a Novembre 2012 hanno portato un cumulato precipitativo di più di 400 mm tra il Lazio e la Toscana. Quindi stagionalità sempre più caratterizzata da pochi eventi piovosi ma molto forti .Le piogge sono state abbastanza abbondanti, risultando nel complesso circa il 20% superiori alla media, ma con surplus pluviometrici anche superiori al 50% sulle Alpi. Le regioni che hanno visto meno pioggia del normale sono risultate Campania e Calabria sul versante tirrenico mentre anche quelle sul medio basso Adriatico hanno visto minori accumuli.
Immagine : le due immagini mostrano il confronto tra la tendenza climatica per i mesi di ottobre-novembre 2012 elaborata alcuni mesi prima e la configurazione barica a 500 hPa con la pressione al suolo poi realmente verificatasi. Come si può vedere i due quadri sinottici non sono molto dissimili.
Agli inizi di Dicembre un brusco calo delle temperature ci ha colti impreparati a crogiolarci in un tepore completamente fuori stagione. Poi nuovamente alta pressione con neve che ha fatto capolino sui rilievi a Dicembre e sulle pianure a Gennaio 2013 con accumuli molto variabili da regione a regione. Da segnalare tra fine Dicembre e Gennaio il ritorno del nebbione in pianura al Nord e parzialmente al Centro. Era da qualche anno che non vedevo il fumo di un camino scendre verso il basso , indice di una inversione termica mostruosa.
Cronaca di questi giorni colonnina di mercurio più consona ai valori di stagione e nuova neve attesa per lunedì 28 al Nord.Da annotare comunque in questo inverno i 21.1° C, quasi in sapore di record, registrati il 5 Gennaio 2013 dalla capannina meteorologica situata a San Chiaffredo di Busca, località non distante da Cuneo consultabile qui .
Dal punto di vista del pilota queste incognite climatiche come sono vissute? Sicuramente i nemici stagionali di chi vola in autunno erano le nebbie padane e le piogge. Fenomeni come il Tornado che si è abbattuto il 28 di Novembre 2012 a Taranto , erano veramente eventi da antologia. Ora invece l'accadimento estremo sta diventando una costante del nostro clima. Sempre di più vediamo sui media sigle come F1 - F2 che stanno ad indicare l'utilizzo della scala empirica di valutazione distruttiva dei Tornado conosciuta con il nome di scala Fujita.
Vogliamo inquadrare questo evento ed analizzarlo da una angolazione diversa. Come lo avranno osservato e registrato le stazioni meteorologiche della zona? Approfittiamone per conoscere o rispolverare sigle meteorologiche magari nascoste in qualche cassetto della mente.
Immagine : Le due immagini appaiate ricostruiscono tramite i tracciati dei radar meteorologici e delle immagini l'evento alluvionale occorso a Firenze e il Tornado che ha colpito Taranto. Due eventi un solo motore principale: fronte perturbato molto attivo sul mar Tirreno. Nel caso poi dell'Ilva il forte vento da scirocco ha fatto da miccia all'aria perturbata in arrivo dalla Calabria. La conformazione del territorio del Golfo di Taranto poi ha fatto il resto accentuando questo cocktail esplosivo.
Dal punto di vista aeronautico analizziamo il tornado di Taranto attraverso i codici aeronautici del bollettino meteo emesso dall'aeroporto di Taranto sito in località Grottaglie . Ricordo che riporti di routine orari o semiorari emessi dalle stazioni meteo ( non solo aeroportuali ) sul tempo presente sono conosciuti con l'acronimo METAR sono rappresentativi delle aree aeroportuali e delle immediate vicinanze mentre i bollettini sinottici SYNOP siano la vera memoria del trend passato ed attuale delle stazioni aggiornato ogni 6 ore.
Peccato che la stazione meteo di Taranto-Grottaglie non emetta bollettini sinottici, accontentiamoci quindi di analizzare il METAR.
msg METAR : METAR LIBG 280950Z 12015KT 0600 0200N +TSRA BKN008CB OVC030 18/17 Q1005=
Tradotto in parole semplici per un aeroporto di Grottaglie esso significa condizioni rilevate il giorno 28 alle 0950Z(1050 ora locale) : vento di 15 KT da 120°, visibilità 0600 m ( 200 m a Nord ). Condizioni: Temporale con forte pioggia , cumulonembi . Attenzione al fenomeno temporale con forte pioggia e alla copertura da 5 a 7 /8 di cielo con cumulonembi. La precipitazione poi era talmente violenta che la visibilità stimata era di 600 m e di solo 200 m nel settore Nord.
Per chi si aspettava che la stazione meteorologica nei riporti inserisse codici METAR per indicare fenomeni come SQ linea di groppi o FC( funnel cloud) Tornado o tromba marina , ricordiamo che la stessa è posizionata nell'entroterra sita a 16 Km ad Est dal punto di impatto del tornado. Secondo voi come sarà stata la carta “Low Level” del tempo significativo prevista per quella giornata ?
Noi abbiamo voluto dare un'occhiata proponendovi la carta sotto centrata per le ore 00 UTC del 21 Gennaio 2013. Sicuramente la carta denota una grande dinamicità dell'atmosfera ma cerchiamo di catturarne gli aspetti curiosi.
Immagine : Carta del tempo significativo previsto 3 ore prima e 3 ore dopo della data ora UTC stampate sulla carta elaborata ogni 6 ore dal Centro Meteorologico Nazionale dell'Aeronautica Militare di Milano Linate. Le 6 aree in cui sono suddivisi i settori con fenomenologia denotano un vero e proprio campo di battaglia con estesi fenomeni di maltempo che potrete facilmente decrittare grazie alle legende sotto,. Un dato anomalo e curioso nelle aree 1, 4 , 5 vediamo simbologie tipiche della stagione estiva o tardo primaverile come il temporale, e nubi del tipo TCU Towering cumulus e CB Cumulo Nembo, anomalo vero?
Un po’ di pazienza e grazie alle legende ed un po’ di allenamento simbologie e codici diverranno famigliari come quelli altro utile strumento l’AIRMET (AirMan) avviso di sicurezza di fenomeni pericolosi a bassa quota, emesso per aree che corrispondono alle regioni informazioni volo italiane (Milano, Roma, Brindisi)Vediamone un esempio sotto
LIRR AIRMET 02 VALID 210445/210845 LIMM- LIRR ROMA FIR ISOL CB/TS AND TCU FCST SARDINIA AND N TYRRHENIAN SEA AREA STNR INTSF. LIRR ROMA FIR MOD MTW FCST E SARDINIA ABV FL030 STNR . LIRR ROMA FIR MOD ICE FCST CENTRAL AND E TYRRHENIAN AREA AND APPENNINIAN AREA ABV FL060 STNR NC. LIRR ROMA FIR MOD TURB FCST MAINLY E SARDINIA AREA AND N SICILY AREA AND CENTRAL TYRRHENIAN COASTS AND CENTRAL/S APPENNINIAN AREA SFC/FL060 MOV E NC. LIRR ROMA FIR SFC VIS 1500/5000 M RA SHRA BR OBS AND FCST CENTRAL/SE TYRRHENIAN =
Tradotto in parole semplici : AIRMET N002 valido per l'area della FIR di Roma LIRR valido il 21 dalle 0445 alle 0845. Tra le FIR di Milano e Roma isolati CB/TS CB/Temporali previsti sulla Sardegna e a Nord del Mar Tirreno in intensificazione.FIR di Roma moderate onde orografiche (MOD MTW) al di sopra di FL 30. Ghiaccio Moderato (MOD ICE) previsto nella parte centrale ed EST dell'area Tirrenica e dell'area appenninica al di sopra di FL 60 intensità stazionaria. FIR di Roma (MOD TUR) turbolenza moderata prevista principalmente nella parte Est della Sardegna e Nord Sicilia e sulle parti centrali della coste tirreniche e Sud Appennino tra il suolo e FL 60 in movimento verso Est, intenistà invariata. FIR di Roma visibilità al suolo tra 1500 e 5000 m prevista (RA , SHRA, BR) pioggia e rovesci di pioggia con foschia osservata e prevista nella parte centrale e SUD-EST del settore tirrenico.
Condizioni e previsioni queste che rendono il volo da diporto pericoloso su tutta l'area per una somma di fenomeni pericolosi per il volo come onde orografiche, ghiaccio, turbolenza, visibilità ridotta per piogge , rovesci e foschie. Altro elemento potenzialmente pericoloso che sarà protagonista da martedì 29 sarà l'alta pressione foriera di una costante una volta tipica dell'autunno: il nebbione.
Immagine: Carta visibilità con diffusione delle nebbie previta per le prime ore del mattino del 31 Gennaio 2013 L'alta pressione vettorerà sull'Italia aria umida che favorirà inversioni termiche e nubi basse o molto basse.
Di nebbie, inversione termiche e fenomeni tardo invernali parleremo nel prossimo appuntamento con l'analisi della fine di questo inverno ed inzio primavera 2013.