Meteo e Previsioni meteo Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html
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Dati Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html e Previsioni meteo Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html con aggiornata allerta meteo Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html ed incendi.
Modelli meteo Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
Previsioni meteo Mammoth/themes/WL_Rounded_1/images/includes/custom_files/scriptaculous/modello-media-meteovid.html
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DINAMICA DELLA PROPAGAZIONE DEL PETROLIO IN MARE
Ogni anno un’enorme quantità di idrocarburi risulta sversata in mare, più o meno intenzionalmente, da navi, piattaforme petrolifere e condotte subacquee di trasporto del greggio. Appena riversato l’olio tende a formare delle macchie compatte per via dell’elevata tensione superficiale che mantiene coeso il materiale. Nel giro di poche ore l’azione di trascinamento delle correnti marine e del vento hanno però la meglio, iniziando un primo processo di trasporto orizzontale della macchia. Studi recenti ( svolti nel 2008 dalla NOAA ) hanno evidenziato come la macchia d’olio si muova normalmente con una velocità pari a circa il 5% del vento medio attivo in zona.
A questo movimento laminare si viene a sovrapporre l’effetto “turbolento” indotto dalla onde marine; ne risulta una progressiva frantumazione della macchia in piccole “droplets”, secondo un fenomeno chiamato “dispersione” in letteratura scientifica. E’ questo l’aspetto più arduo nella previsione di movimento da parte dei modelli deterministici di dispersione ( oil spill drifting models ).
L’effetto delle onde sulle dinamiche di movimento delle macchie risulta infatti talmente caotico che solo con opportune approssimazioni e l’utilizzo di formule empiriche è possibile stimarne l’effetto “medio”. Parte dell’intera macchia evapora infine lungo il tragitto, normalmente senza arrecare grossi danni agli esseri viventi trattandosi di superfici marine soggette a ventilazione sostenuta. Un’altra parte di quest’olio, la più densa, tende invece a depositarsi sul fondo, cronicizzando sul lungo periodo le conseguenze nefaste per gli ecosistemi coinvolti. Per queste elaborazioni specifiche in Datameteo integriamo a modelli d’onda e circolazione oceanica, operativi sull’intera superficie terrestre, appositi algoritmi di SWAN (Simulating Wave Nearshore), al fine di fornire le elevatissime risoluzioni spaziali e temporali, ( ogni ora fino a 10 giorni di simulazione i navanti ) necessarie in contesti difficili come, ad esempio, le isole del Peloponneso.
Altezza d’onda prevista dal modello Datameteo WW3 su Mar Adriatico e Ionio
NUOVO INTENSO PEGGIORAMENTO SULLE REGIONI CENTRO -SETTENTRIONALI:
Il proseguimento di una circolazione emisferica favorevole ad intensi scambi meridiani forza l’incontro serrato masse d’aria fredda nord Atlantiche con le più miti correnti stazionanti sul Mediterraneo occidentale. Ne consegue la formazione di bassa pressione sulle isole Baleari in progressivo spostamento verso la Penisola Italiana. Questo minimo ciclonico favorirà la risalita caldi venti di Scirocco lungo le coste adriatiche, rafforzando nel contempo, un debole campo di alta pressione subtropicale a protezione delle regioni meridionali. Sorte ben peggiore attende invece la parte centro -settentrionale della Penisola, investita dal ramo principale della perturbazione.
Campo di precipitazione previsto dal nostro modello WRF4km per le ore 01Z di martedì 4 Maggio 2010
Nel suo procedere verso Nord, l’aria calda in sovrascorrimento sul più freddo mar Adriatico svilupperà un sottile strato di inversione termica verso i 200-300 metri di quota. Al di sotto dello stesso è favorito l’accumulo di calore e grandi masse di vapore, energia termica disponibile per la convezione temporalesca qualora sia presente un ostacolo orografico o per l’innesco dall’alto dovuto al transito di nuclei di vorticità positiva alle medie quote ( forcing dinamico ). Ci sono dunque tutte le premesse per temporali localmente intensi, accompagnati da violenti rovesci.
Le zone più colpite risulteranno quelle sopravento ai rilievi, in particolare Alpi, Prealpi e Toscana settentrionale. L'’aria fredda progressivamente richiamata da oltralpe sarà inoltre responsabile di temperature sotto la media al Nord, con ritorno della neve sulle Alpi a tratti anche fin sotto i 2000m. Il maltempo è intenzionato ad insistere sulle regioni del Nord almeno sino a Sabato 8 Maggio. Particolare attenzione è richiesta per i settori Alpini dove i rovesci potranno risultare intensi e prolungati.