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Meteo e Previsioni meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa

meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa, allerta meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa, meteo 16 giorni Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa

Dati Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa e Previsioni meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa con aggiornata allerta meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa ed incendi.

Modelli meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa meteo Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa meteo 16 giorni Grand junc/meteo_16gg_Grand junc/void(0);/document/images/prev/meteo_Europa
Godetevi la lettura, intrigante in un mare di sigle, acronimi che vi diverranno presto familiari.Possiamo trovare come primo spunto  una comparazione con le tendenze precedenti sia su scala europea che italica.

Giova comunque ricordare che non si possono basare previsioni su questi contenuti ma solo ipotizzare scenari di massima, una nuova frontiera di quella che potrei definire la nuova meteorologia-climatologica (passatemi il termine poco scientifico ma di sicuro effetto ndr).


COMPARAZIONE CON IL PRECEDENTE OUTLOOK


Il mese di dicembre ha esordito dopo una prima fase con blocking altopressorio e asse del gelo sbilanciato tra Europa centrale,Francia,nord Italia e in parte sull’Iberia ,verso un rapido riscaldamento per un’antizonalita’ esasperata,successivamente ricucita tra il 3-4 dicembre ad opera di una nuova rapida chiusura del basso-atlantico con nuovo calo delle temperature.La fase successiva si è orientata al forte sbilanciamento occidentale del lobo scandinavo del getto polare,con pre-frontale mite specie su sud-Italia settori balcanici centro-meridionali e Turchia.Fino a questa fase il comportamento termico e pluviometrico evidenziato nella precedente tendenza trova riscontro,con asse maggiore del gelo proteso su Europa centro-occidentale e Italia settentrionale,mentre l’asse di convergenza precipitativa è stata concentrata sull’Europa mediterranea.
Ottimi riscontri dunque anche nel periodo successivo con l’evoluzione tra 7-15 del cm del blocco altopressorio a Woejkoff e Scand+ con arrivo di un’intensa ondata di gelo e neve soprattutto sull’Europa centrale ,balcanica e la relativa convergenza precipitativa trasformata in neve sulle aree adriatiche dello stivale.Tale assetto rientra anche nella tempistica prevista,e non va a intaccare le forti anomalie positive su mediterraneo sud-orientale registrate nella prima fase mensile,anche perche’ dopo il 20 torneranno condizioni piu miti.


Anomalie fine dicembre Europa


Siamo in una situazione delicata in questa stagione nella quale risentiamo del più cospicuo episodio di ENSO negativo degli ultimi decenni, con affermazione di una NINA in prima fase ( quella attuale east-based ) , appoggiando le tendenze di chi crede ad una lunga fase negativa dell' indice NAO, che non raggiungerà però i valori negativi dello scorso anno. Ciò si può affermare in base ad un JS meno teso rispetto alla scorsa stagione, quando la circolazione era forzata da EL NINO, quest' anno dunque sarà piu ondulato con fasi fredde meno esasperate nelle traiettorie, con il mediterraneo spesso come target principale.
Altro fattore non di poco conto è individuabile nel passaggio della QBO ( oscillazione biennale dei venti stratosferici ) a positiva, ciò delineerebbe una maggiore meridianità più democratica a scapito dell' anti-zonalità.

Per quanto riguarda le SSTA atlantiche che ci riguardano più da vicino si notano gli effetti dell' avvento della NINA, con forti anomalie positive nord-atlantiche  (NATL),mentre sull’Europa occidentale sono rifiorite molte aree di negativita’.Nel corso delle ultime settimane però spunta una forte risalita positiva dall’Africa nord-occidentale in moto verso nord verso l’Iberia dove potrebbero agire in modo da puntellare le radici sub-tropicali nelle varie sortite meridiane veicolando il gelo pou sul comparto adriatico e balcanico. Tale assetto potrebbe delineare come sta già accadendo una fatica della distensione zonale, con netto raffreddamento dei territori della Russia europea, e wersterlies frenate nel loro incedere verso levante, con frequenti azioni bloccanti alle alte latitudini, mentre ad est vi sarebbe il respiro dell' hp termico russo senza dimenticare che tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico.


L’assetto attuale indica un graduale e lento compattamento della giostra polare(cooling ovvero raffreddamento nei piani alti) con riallineamento dell’intera colonna,seppure in troposfera alcuni disturbi manterranno ancora molti disturbi specie dalla parte aleutinica con azioni ficcanti nell’ultima parte mensile. Da tale assetto dopo i frutti nevosi al settentrione e intorno al 19 ,ci attendiamo una lenta perdita della radice con nuova anti-zonalita’ e sbilanciamento verso l’Europa occidentale del lobo scandinavo .
Probabilmente in questa fase le maggiori anomalie positive torneranno a frequentare l’Europa sud-orientale ma in modo temporaneo,mentre quelle negative conquisteranno quella centrale ed occidentale Europea,con gran gelo sbilanciato tra Russia e Scandinavia.Il mediterraneo ovviamente sara’ nell’asse di convergenza tra le due fasce termiche in area precipitativa.A partire poi dall’ultima parte dell’anno e prima parte del mese di gennaio si aprirebbe una nuova fase legata alla ripresa della tensione zonale,cio permetterebbe la ricostituzione del lobo canadese con nuove erezioni azzorriane tra fine anno e prima metà del mese successivo.Tale assetto troverebbe un solido appoggio nell’hp Russo-polare sul cui bordo orientale scenderebbero masse gelide di matrice sia artico marittima che siberiana per una forte ondata di gelo con valori quasi storici.



Anomalie termiche gennaio 2011



Anomale precipitazioni gennaio 2011


Gradualmente poi  Col passare dei giorni si prevede una maggiore inibizione dei disturbi troposferici a causa di un ritardo rispetto a quanto si poteva pensare nella precedente tendenza di un possibile stratwarming(forse di tipo MAJOR),esso troverà riscontro nella seconda decade del mese di gennaio ,con tempi di propagazione che implicherebbero effetti nel mese successivo di febbraio.Cio si tradurrebbe con hp sempre piu ingombranti e poche intrusioni di matrice oceanica le quali di tanto in tanto riporterebbero la neve specie sul nord-est.In pratica una minore penetrazione delle saccature dopo metà mese ,con asse precipitativo e dunque nevoso concentrato sull’Europa sud-orientale e balcanica con ingressi via via piu marginali sul settore adriatico e meridionale . Probabilmente poi la svolta si avrebbe dopo la prima settimana del mese successivo a causa degli effetti di un forte stratwarming ,probabilmente di tipo split con intrusione di una cella altopressoria alle latitudini polari.



PROIEZIONE PER L'ITALIA:



Italia settentrionale:

Dopo la fase nevosa per il 20 ,atteso una lenta risalita delle termiche seppure su valori bassi,in attesa di un nuovo peggioramento attesa tra il 22-23 del cm.A seguire si susseguiranno ondulazioni ad onda corta con alternanza tra fronti in ingresso da n/w e successive spallate altopressorie in un quadro termico sottomedia seppure in modo piu’ contenuto.A seguire tra l’ultima parte dell’anno e la prima parte di gennaio assisteremo alla discesa sul bordo orientale di un possibile Woejkoff di masse d’aria siberiane con forte sottomedia specie su settori alpini e nord-orientali con possibili nevicate seppure in quantitativi non eccelsi sul triveneto ed Emilia in alcune fasi.Clima complessivamente rigido che via via diverrebbe piu secco.

 
Italia centrale:

Su tale porzione della penisola in prima fase si tornerà ad un clima via via meno rigido,con ripresa di ondulazioni in moto da ovest verso est,con componente occidentale del getto.Probabile guasto atteso intorno al 24 del cm,con residui per i giorni successivi.Dunque quadro termico in questa fase in linea con le medie stagionali,in un quadro precipitativo nella media.Tra fine anno e prima metà del mese successivo possibile ingresso a piu’ riprese di masse d’aria di matrice siberiana con valori fortemente sottomedia e possibili nevicate specie sui settori orientali,clima che diverrebbe via via piu secco sui settori di ponente ove pero’ alcune intrusioni basso-mediterranee potrebbero generare alcune nevicate.Nell’ultima parte del mese via via l’influenza gelida si farebbe piu’ marginale,sotto la spinta altopressoria.

Italia meridionale:

Ripristino nell’ultima fase del mese di ondulazioni oceaniche con alternanza tra fronti atlantici e pause piu asciutte ed intercicloniche in un contesto via via piu’ mite.A seguire entro la prima metà dell’anno nuovo saranno possibili varie incursioni di masse d’aria gelide di estrazione continentale in convergenza con frequenti minimi di pressione ,e nevicate anche alle basse quote.Probabilmente anche i versanti di ponente avranno le loro nevicate.Nella fase successiva clima che si manterrebbe rigido ma via via piu’ secco.

Anomalie termiche gennaio Italia Anomalie precipitazioni Italia


 

Tendenza successiva:

Dopo una prima fase del mese di febbraio rigida ma altopressoria,assisteremo ad una nuova forte negativizzazione dell’Indice AO con effetti del previsto stratwarming.Cio si tradurrebbe con l’arrivo di nuovo gelo e nevicate specie su settori esposti a levante tra il 10 febbraio e Marzo.

Tendenza febbraio marzo



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