Meteo e Previsioni meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html
meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html, allerta meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html, meteo 16 giorni Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html
Dati Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html e Previsioni meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html con aggiornata allerta meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html ed incendi.
Modelli meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
Previsioni meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html
meteo Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html
meteo 16 giorni Don miguel /includes/custom_files/scriptaculous/images/layout/void(0);/index-it.html
Rubrica delle tendenze stagionali con carte anomalie Europa ed Italia
Il mese di
Novembre ha ricalcato la tendenza dell'outlook precedente, risultando diviso tra break instabili transitori, con
staffetta tra anticiclone e correnti più fredde nell' ultima parte,con anche un consistente peggioramento.
Dicembre potrebbe avere alcuni peggioramenti rapidi, con neve sui rilievi, ed eventuali innesti di aria fredda in alcune fasi, localizzate a ridosso del periodo festivo.
Carta delle Anomalie Europa. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive, attese su scala locale
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK [RILEGGI]
Questa fase stagionale evidenzia, un tempo variabile con alcuni peggioramenti di durata limitata,
comunque in grado di apportare neve sui rilievi.
A seguire saranno
possibili temporanei innesti di aria fredda da Nordest, in un contesto meno umido
.
La tendenza per
Gennaio invece, potrebbe proporre maggiore protezione dell'anticiclone, con schiarite. Gradualmente a seguire tornerebbero instabilita' e
qualche affondo a carattere freddo specie in terza decade.
FOCUS ITALIA: GENNAIO INIZIALMENTE PIU' STABILE, POI FASE INVERNALE?
Italia Settentrionale
Il mese di Gennaio al Nord, inizierebbe all'insegna della variabilità, con alcuni rovesci e fiocchi sui rilievi di Nordest.
Più stabile e soleggiato tra 6 e 14 con brinate notturne. Fase caratterizzata da maggiore ventilazione, ed un rapido passaggio instabile tra 15 e il 21, con temperature in iniziale aumento, fiocchi in quota sulle Alpi.
Dopo una nuova stabilizzazione con ampie schiarite, attorno al 24/27, si scaverebbe una bassa pressione invernalecon venti da Sudovest in rotazione a Tramontana a fine fase, con rovesci anche forti specie al Nordest, e neve in Romagna e Nord Appennino, a quote basse.
Estese brinate e schiarite tra 28 e 31.
Il mese al Nord vedrebbe peggioramenti meno presenti di Dicembre, con rischio affondo freddo la seconda parte.
Italia Centrale
Il mese di Gennaio al Centro, inizierebbe all'insegna della variabilità, con alcuni rovesci sul settore interno e tirrenico e spruzzate in Appennino oltre i 1400m
A seguire periodo più stabile e soleggiato tra 6 e 14 con brinate notturne, complice il calo delle temperature.
Fase caratterizzata poi da maggiore ventilazione da Sudovest, ed un rapido passaggio instabile tra 15 e 21, con temperature in iniziale aumento, fiocchi in quota in Appennino specie lato tirrenico.
Dopo una nuova stabilizzazione con ampie schiarite, attorno al 25/28, si scaverebbe una bassa pressione invernale con venti da Sudovest in rotazione a Tramontana a fine fase. rovesci anche forti sui settori appenninici, e neve in calo su gran parte del centro a quote basso collinari, specie tra Umbria e Marche, e zone interne in generale
Seguirebbero poi estese brinate e schiarite tra 28 il e il 31.
Il mese al Centro potrebbe essere più dinamico la seconda parte, con flessione termica.
Italia Meridionale
Il mese di Gennaio al Sud, inizierebbe variabile con alcuni rovesci sul settore tirrenico e nord Sicilia, spruzzate in Appennino oltre i 1700m.
Il periodo successivo risulterebbe più stabile e soleggiato tra 6 e 14 con generale flessione delle temperature.
Fase caratterizzata poi da maggiore ventilazione da Sudovest, ed un rapido passaggio instabile tra 15 e 21, con temperature in iniziale aumento, fiocchi in quota in Appennino specie lato tirrenico.
Dopo una nuova stabilizzazione con ampie schiarite, attorno al 25/28, si scaverebbe una bassa pressione invernale, venti da Sudovest in rotazione a Tramontana a fine fase, rovesci anche forti specie sui settori adriatici e basso tirrenici, con neve in calo su gran parte del Sud a quote collinari, attorno ai 400/600m, anche sul Nord della Sicilia, a fine fase.
Seguirebbero poi estese brinate e schiarite tra 28 e 31, con ultimi strascichi sul settore ionico.
Il mese al Sud sarebbe più dinamico nella seconda parte, con flessione termica.
Anomalie Italia Gennaio 2023
Carta delle anomalie Italia. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive attese su scala locale
TENDENZA SUCCESSIVA PROSSIMI MESI ITALIA:
Dalle ultime analisi si confermano le maggiori
probabilità invernali tra Dicembre e Gennaio 2023 .
In Febbraio vi potrebbe essere uno stemperamento dal punto di vista delle temperature dopo un inizio con ancora chances invernali
SITUAZIONE TELECONNETTIVA INVERNO 2022/2023
La permanenza della NINA (addirittura triennale), non ha favorito come ci si aspettava
uno sblocco della porta atlantica, che in anni similari ha visto sblocchi tardivi, con grande difficoltà di penetrazione del js, sul vecchio continente.
Questo quadro evolutivo ha portato infatti primi veri peggioramenti nell'ultima parte di Novembre.
Si nota in più uno stemperamento, delle forti anomalie nord pacifiche, e un pò in controtendenza una mutazione sull'area atlantica, con un'autunno partito con una NAO saldamente negativa, ciò potrebbe
sancire il definitivo stop alla recente lunga fase positiva dell'indice.
La scorsa tendenza avevamo parlato del fatto che la graduale soppressione della convenzione sull'Oceano Indiano dopo la prima metà di Novembre, avrebbe fatto cambiare lo
scenario climatico europeo e Mediterraneo, con più dinamicità e aria fredda a tratti nella seconda parte dello stesso, e proprio nell'ultimo periodo ne stiamo vivendo gli effetti.
Importanti indicazioni di discontinuità vengono dal Pacifico,
nonostante la fase ENSO-, con l'attività convettiva che agisce più vicina a fasi di NINO, ciò sta apportando un consistente disturbo a 2 onde al VP, rinviando le chances di eventuale ESE COLD(allineamento della colonna del Polar Vortex) a fine Dicembre.
Si tratta comunque di una situazione anomala in cui appare ancora probabile dunque per fine anno, un
tentativo di accelerazione del V. Molto dipenderà dall'evoluzione dell'area ENSO,
con riflessi sull'attività convettiva della MJO e del PNA molto condizionante lo scorso anno, perennemente in segno negativo.
Intanto per gran parte di
Dicembre saremo sotto gli effetti del forte disturbo al Vortice, con ripresa dell'attività su W1 in alta stratosfera attorno a meta' mese, visto il forte dislocamento siberiano del Vortice,
con blocco Groenlandese e a seguire seguiremo il tentativo/o meno del suo riaccentramento.
Carta delle anomalie termiche a 850hPa (1500 m) previsto dal modello climatologico CFS V2 con elaborazione Datameteo per il mese di Gennaio 2023.
Tendenza successiva:
Le prime ipotesi invernali, potrebbero far pensare ad una stagione
con un contesto termico inferiore nella parte centrale soprattutto rispetto alle ultime annate o con anomalie
quantomeno meno marcate. Le f
asi bloccate di alta pressione, potrebbero essere meno durature, quindi indice di maggior dinamicità stagionale