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Modelli meteo Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html meteo Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html meteo 16 giorni Coconino/meteo_16gg_Coconino/document/layout/themes/WL_Rounded_1/images/index-it.html
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

La comparazione con il precedente outlook vede una sostanziale conferma dell’alternanza tra onde mobili calde al centro-sud e solo di passaggio al nord,con spesso fenomeni da scorrimento instabile.Nella terza decade del mese pero’ la persistenza di forti anomalie negative iberico-portoghesi hanno stravolto l’ultima parte del mese,con un ribaltamento della tendenza successiva.


SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:

Tornera’ a farci visita sfiorando i tipici connotati strong nel pieno della stagione invernale la NINA specie in gennaio  le quali conseguenze in connubio col prolungato minimo solare vedrebbero la persistenza di AO negativa, con un inverno che si annuncia rigido e scoppiettante gia’ dalle prime battute,in un contesto di persistenza nei targhet degli ultimi anni. Con le ssta atlantiche negative  distribuite in senso zonale sino a ridosso dell’est atlantico,ed in tale assetto abbiamo evitato fasi lunghissime di matrice africana ,con le varie ondulazioni subito appiattite,in un discorso di decadimento stagionale indicato per il nord,gia nell’ultima parte di luglio-primi di agosto.Cio’ ha trovato conferme sino alla meta’ del mese,con l’affossamento del getto legato ad un canale di ssta negative tra Iberia ,Portogallo e Africa nord-occidentale.In tale contesto avremo un’onda di calore intensa,frenata tra 26-28 del mese nel mediterraneo,con alcune note instabili e ridimensionamento termico,mentre si sara’ affermata l’anomalia positiva scandinava,smantellata a seguire.Probabilmente in tale configurazione,ci avviamo ad avere un mese di settembre in altalena tra affondi ad ovest e anomalia positiva scandinava.In tali condizioni avremo altalena tra anomalia positiva e secca tra mediterraneo medio-basso e sud-est,con scorrimenti instabili su area alta del nord(scirocco),mentre in altre specie dopo la prima decade,convergeranno intrusioni atlantiche con aria piu’ fresca scandinava,alimentando anche episodi di maltempo anche notevoli(smottamenti ecc,considerando anche le alte temperature marine che forniranno energia per i vari fenomeni).Nel contempo l’ovest del continente vedra’ un’area depressa,con doppio perno,uno principale tra GB e Scozia e l’altro secondario su Iberia.






PREVISIONI PER L’ITALIA:


ITALIA SETTENTRIONALE:

Dopo l’intensa onda di calore della seconda parte di agosto con break tra 29-1 settembre a seguire,e’ attesa una ripresa estiva normale nei primi di settembre.A seguire e’ lecito attendersi dopo una primissima parte del mese stabile e molto calda,una lenta erosione instabile da ovest e su aree alte del settentrione,con correnti meridionali/occidentali.Tale situazione bloccata vedra’ piu’ secco a sud del po,e accumuli precipitativi moderati su aree alpine e pre-alpine.Entrando poi in seconda decade,avremo fasi piu’ stabili su aree piu’ alte del settentrione ma in altalena,ed in queste fasi alcune ciclogenesi arrecheranno fasi instabili anche su aree piu’ basse e di nord-est in un contesto altalenante,per un mese mediamente in media,con alcuni episodi di maltempo rilevanti.Ottobre poi potrebbe esordire con ventilazione oceanica,e un moderato flusso perturbato sui settori di ponente,con le prime nebbie e foschie in alcune fasi.



ITALIA CENTRALE:

Dopo l’intensa e duratura onda di calore in essere avremo un calo di geopotenziali,con calo delle termiche e moderata instabilita’ tra 29-1 settembre del mese di agosto,ma in vista di una ripresa estiva dopo il break precedente, col mese di settembre che vedra’ fasi prevalenti anticicloniche e miti specie a sud-est,con pre-frontali e brevi intrusioni instabili.Da monitorare nella seconda parte mensile possibili azioni di convergenza bassa con forti episodi di maltempo su tutti i settori,tra nuclei oceanici e aria fresca scandinava.Potremmo avere episodi di maltempo marcato,in altalena sempre ad affondi occidentali e risalite pre-frontali e sciroccali.Il mese successivo vedrebbe una certa vivacita’ oceanica sui settori di ponente,mentre su quelli adriatici avremo tempo mite e comunque mediamente stabile.

ITALIA MERIDIONALE:

Dopo l’intensa e duratura onda di calore in essere avremo un calo di geopotenziali,con calo delle termiche e moderata instabilita’ tra 29-1 settembre , in vista di una ripresa estiva nella  prima parte del mese di settembre.Il mese che  vedra’ fasi prevalenti anticicloniche e miti specie a sud-est,con pre-frontali e brevi intrusioni instabili.Da monitorare nella seconda parte mensile possibili azioni di convergenza bassa con forti episodi di maltempo su tutti i settori,tra nuclei oceanici e aria fresca scandinava.Potremmo avere episodi di maltempo marcato,in altalena sempre ad affondi occidentali e risalite pre-frontali e sciroccali.Il mese successivo vedrebbe una certa vivacita’ oceanica sui settori di ponente,mentre su quelli adriatici e ionici avremo tempo mite e comunque mediamente stabile.





TENDENZA SUCCESSIVA CON FOCUS SUL PROSSIMO INVERNO ALLERTA!

In questo spazio cerchiamo di gettare le basi per la prossima stagione invernale,con le prime indicazioni dei principali centri di calcolo a livello mondiale,gia’ abbastanza schierate,ma noi cerchiamo di farlo su base teleconnettiva oltre che statistica,mediando tra le possibili evoluzioni.Non possiamo che partire dall’estrema riduzione dei ghiacci artici nell’ultimo periodo quasi a livelli storici,con influenza diretta in connubio col prolungato minimo solare con un Vortice Polare fortemente indebolito(AO--),cio si traduce con una sua delocalizzazione,andando spesso in frantumi sotto le spinte sia troposferiche(aleutiniche ed azzorriane),che stratosferiche(Warming),con i vari lobi a spasso a piu’ basse latitudini.La sua delocalizzazione piu’ in basso rispetto al polo geografico,prima di tutto non lo rende perfettamente assiale,dunque ha sempre un fianco scoperto e risulta piu’ vunnerabile ad ogni minimo forcing,e in piu’ tende a raffreddare i territori continentali con la formazione di hp termici in appoggio a quelli dinamici come quello russo-siberiano che a mio avviso risultera’in grande spolvero nella prossima stagione.Cio’ che andra’ valutata sara’ l’influenza della NINA nella fase matura stagionale,e il comportamento  in sede SSTA,con le varie retrogressioni gelide in seno ad un serbatoio a mio avviso esorbitante(sotto la pancia dello scand+ figura dominante della prossima stagione, in appoggio all’orso). L’unica cosa che non puo’ e non deve fare gridare all’inverno del secolo per il mediterraneo e’ sia il trend degli ultimi anni,con ssta favorevoli a falle occidentali ed incursioni del gelo alte(nevicate storiche a Londra),che la presenza nella prossima stagione di una QBO negativa,a forzare ancora piu’ la mano nelle retrogressioni.Monitoreremo attentamente,ci sono ingredienti per una stagione invernale anche veemente per molte nazioni,l’incognita per l’Italia e’ rappresentata da un asse del gelo che premierebbe in termini termici piu’ il settentrione e in parte le adriatiche,mentre dal punto di vista precipitativo ,piu’ il centro-sud.Arriveremo comunque alla prima parte invernale con freddo si ma in convergenza,non prima di avere sperimentato la prima irruzione fuori stagione gia nel finale di ottobre,con le prime nevicate a quote basse per la stagione.Il tutto poi dopo la partenza veemente vedrebbe una pausa nella fase centrale invernale(specie nella seconda parte di dicembre e prima parte di gennaio),in attesa di episodi rilevanti o a tratti storici tra fine gennaio e prima meta’ del mese successivo.




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