Meteo e Previsioni meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html
meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html, allerta meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html, meteo 16 giorni Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html
Dati Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html e Previsioni meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html con aggiornata allerta meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html ed incendi.
Modelli meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile.
Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica.
Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo
Previsioni meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html
meteo Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html
meteo 16 giorni Castroville /themes/WL_Rounded_1/style/layout/images/previsioni_producibilita-content-97.html
LINEE GENERALI, METODI DI PROIEZIONE A LUNGO TERMINE
Nonostante il sistema circolatorio globale si mostri instabile, ballerino ha dei punti cardine su cui di volta in volta cerchiamo di impregnare le nostre tendenze previsionali,e rappresentano gli unici metodi affidabili di predicibilita’ del lunghissimo periodo,chiamati come indici teleconnettivi,caratterizzati da alcune oscillazioni temporali su larga scala,e vengono suddivisi in varie categorie. Ovviamente spesso alcuni di essi mostrano delle variazioni repentine ed inattese,andando a modificare l’intero impianto circolatorio,e tali intrusioni “instabili nel sistema”vanno prontamente recepite ,in modo da registrare immediatamente la tendenza che inevitabilmente subisce una temporanea modifica sostanziale da saper interpretare in alcuni momenti assolutamente delicati come avvenne per esempio nello scorso novembre 2011 con un’imprevedibile raffreddamento stratosferico (cooling). Ora proveremo rapidamente ed in modo il piu’ semplice possibile di dare un’infarinata generale su quali tasselli principali di volta in volta vengono fatti ragionamenti,interpolazioni di dati,per giungere a tendenze verosimili,surrogate dalla dislocazione teleconnettiva circostanziale,ponendo lo sguardo su distanze siderali,ove comunque commettere errori e’ assolutamente lecito,perche’ restando delle tendenze sperimentali,le quali comunque stanno dando ottimi riscontri negli ultimi anni.
INDICI TELECONVETTIVI
Gli indici oceanici, troposferici, stratosferici sono indici descrittivi, ovvero che fotografano una situazione in tempo reale, e indici predittivi, ossia pattern (situazioni) che suggeriscono linee di tendenza. Vediamo ora i principali indici, tenendo presente che lo studio degli stessi è materia ancora pionieristica, una vera e propria sfida della scienza del futuro. Ecco un primo approccio a questa interessante materia.
In particolare per quanto riguarda l’insieme di indici definiti come "troposferici",rappresentano quelli correlati alla situazione sino a circa 10 km di quota,con riferimento appunto alla troposfera cioe’ dove avvengono i fenomeni meteo-climatici(precipitazioni ecc).
In particolare tra essi sicuramente quella che ha maggiore rilevanza per il clima Europeo ed atlantico,dal quale nessuna tendenza puo’ essere indenne è la NAO,con un ‘occhio di riguardo negli ultimi anni al rapporto con l’andamento solare,infatti vanno di pari passo.
E davvero stretta la correlazione tra l'attivita' solare e l'andamento dell'indice,in particolare con un occhio alla correlazione tra le macchie solari le quali vanno ad agire sul vento solare e sull'attivita' geomagnetica terrestre la quale produce a sua volta effetti sulla NAO.La tendenza negli ultimi anni con una bassa attivita' solare è coincisa con effetti immediati sulla debolezza dell'indice,con azioni meridiane e gelide sull'Europa centro-occidentale.In effetti una debole attivita' del campo magnetico terrestre con rappresentazione massima dell'AP INDEX,porta a ripercussioni sulla ripartizione di pressione tra Gibilterra e Groenlandia.
Andamento AP INDEX ultimi anni
CORRELAZIONE TRA AP INDEX E NAO,OVVERO CON L'ATTIVITA' GEOMAGNETICA DELLA TERRA
Nell'ultimo decennio appare evidente con
l'indebolimento dell'attivita' solare ,il calo progressivo della NAO
Si va sempre piu' incontro ad una
stratosfera equatoriale sempre piu' fredda,mentre quella polare tende a riscaldarsi,con riduzione del gradiente termico orizzontale tra equatore e polo,e relativa
debolezza delle correnti zonali,in connubio ad una
maggiore azione veicolante di calore nella stratosfera polare,con VP sempre piu' debole e tendenza a frequenti WARMING stratosferici.
Segnali di cambiamento sostanziale negli ultimi anni,tendenza a NAO fortemente negativa
Ricordiamo a livello esclusivamente didattico che in caso di
un indice positivo si ha un rinforzo dell'anticiclone azzorriano con approfondimento,del ciclone di Islanda.L'alto gradiente va a generare una forte e tesa zonalita',con ingressi perturbati deviati alle alte latitudini.
Con tale pattern abbiamo spesso inverni miti sul comparto mediterraneo.
Situazione di NAO positiva
|
Situazione di NAO negativa
|
Nel caso opposto invece di NAO negativa si denota una debolezza di entrambe le figure dominanti della fase positiva,con
azioni di blocco reiterate,con split meridiani del polar jet e intrusioni gelide alle basse latitudini.La riduzione del gradiente di pressione va a generare una riduzione della spinta ciclonica atlantica,con asse dei cicloni extratropicali a latitudini meridionali,con abbassamento delle storm tracks atlantiche,e azioni perturbate ficcanti alle basse latitudini.
Sempre nell’ottica di redarre una ensemble completa dei vari dati ed indici a disposizione,appare fondamentale poi lo sguardo sull’AO o oscillazione artica.
L'AO rappresenta un indice definito come descrittivo,rappresentante la salute della giostra vorticosa di bassa pressione che risiede alle alte latitudini nel semestre freddo,che nella fase positiva appare molto compatto e chiuso,inibendo ogni velleita' di scambio meridiano,mentre nella fase negativa subisce degli assalti di matrice strato-troposferica,risultando destrutturato sino a split o bilobazioni,con fasi gelide alle latitudini temperate.
La forza del VP viene indicata lungo l'intera colonna isobarica col grafico del NAM con sfondamenti positivi o negativi di alcune soglie relative,che portano a condizionamenti di lunga durata della salute dello stesso,e dunque influenzando per circa due mesi tendenze di lungo periodo.
Situazione di AO positiva
Situazione di AO negativa
Altri elementi non trascurabili per delineare delle linee guida sul lunghissimo termine sono strettamente correlate ad
altri indici non meno importanti come lo
SCAND per esempio rappresentante,nella
fase positiva una situazione di blocco altopressorio in area scandinava,capace di risucchiare aria continentale da nord-est,mentre
quella negativa si identifica con una depressione in area.
Fondamentale poi
in sede mediterranea il determinare il pattern EA,indicativo proprio la situazione barica presente in sede euro-atlantica,che di identifica nella
fase positiva una depressione britannnica con azione altopressoria sul mediterraneo,mentre quella negativa si caratterizza con hp sbilanciati in sede britannica,e goccie instabili mediterranee.
Naturalmente il sistema climatico su larga scala e figuriamoci a lunghissima distanza indica una concatenazione a livello emisferico non da poco,con alcuni indici sull'altro lato emisferico direttamente correlati a quanto accade o accadra' sul settore europeo.Per esempio lo stesso
PNA INDEX ovvero Pacific North American.
Si tratta di una
NAO in relazione al settore Pacifico. La fase positiva prevede un'anomalia di pressione bassa nei pressi delle
isole Aleutine dove staziona una semi-permanente depressionaria che favorisce l'ondulazione del getto polare in modo tale da condizionare rimonte sub-tropicali verso Canada ed America nord-occidentale e discese di aria fredda in direzione degli Stati Uniti orientali. La fase negativa apporta l'esatto contrario.Naturalmente appare chiaro come il trasferimento d'onda poi si riflette in sede atlantica.La fase positiva poi in connubio ad una NAO negativa costituisce una base solida per azioni fredde sul comparto mediterraneo.
Situazione da PNA positiva
|
Situazione da PNA negativo
|
|
Poi va affrontata una questione molto importante specie in ambito estivo ma non solo,che tanto ha fatto parlare di se in questa rovente estate 2012,ovvero l'ITCZ o InterTropical Convergence Zone,ovvero quell'area in cui convergono gli alisei dai due emisferi nell'area equatoriale.Una sua fase maggiormente settentrionale tende a favorire come l'ultima stagione invasioni di matrice sub-tropicale(alte pressioni africane),verso i settori euro-atlantici e mediterranei.
ITCZ
Altro elemento da monitorare attentamente nel redarre qualsiasi tendenza anche di lungo periodo,e' rappresentata
dalla MJO o MADDEN JULIAN OSCILLATION,caratterizzata dalla forte azione convettiva in area tropicale,con ciclo completo di 40-50 giorni,dalla fase 1 alla 8,modificando gli alisei e la posizione relativa dell'ITCZ
.Per ogni fase corrispondono delle proiezioni di anomalia emisferica circa gli effetti della fase stessa.
Convenzione intertropicale
Poi vi e' il lungo capitolo di una serie di indici di matrice oceanica,come l'AMO la cui fase rappresenta un elemento fondamentale da valutare in ottica di tendenza,con una sua oscillazione di tipo multidecadale,con scorrimento di acque calde a differente salinita' dall'area equatoriale verso quella nord-atlantica(NATL),ove spesso corrispondono situazioni di blocco circolatorio,contraddistinguendo azioni meridiane a discapito della classica zonalita' atlantica,a testimoniare la ridotta penetrazione perturbata degli ultimi anni con frequenti sbalzi termici(fasi meridiane).
Non dimentichiamoci che strettamente correlata all'evoluzione euro-atlantica vi e' il cosiddetto tripolo,strettamente correlato alle fasi della NAO.Il cosiddetto tripolo atlantico ,prevede tre fasce oceaniche in parallelo delle anomalie superficiali oceaniche,con la fase positiva e nagativa a improntare anche l andamento della NAO.La fase positiva vede un'area calda sul medio-atlantico e negativo alle estremita',viceversa la fase negativa.
Poi su scala maggiore non possiamo che dare un acccenno su un'altro elemento basilare per formulare qualsiasi tendenza di tipo stagionale,ovvero dell'area ENSO caratterizzata da un fenomeno di tipo caldo(NINO)e di un anomalo raffreddamento del settore pacifico(NINA).Entrambi dopo alcuni mesi fanno sentire la loro influenza come la NINA per esempio che determina inverni asciutti con alcuni episodi freddi seppure incisivi(come la passata stagione).
Concludiamo la rapida carrellata degli indici di tipo oceanico con un altro elemento non di poco conto,la PDO o Pacific Decadal Oscillation,l'indice individua una fase negativa (attualmente in corso anche se in modo blando) con una piscina calda sull'oceano Pacifico centrale e acque più fredde lungo le coste occidentali canadesi, viceversa per la fase positiva. L'indice, di durata ventennale, è importante perchè modifica la traiettoria del getto in entrata sul nord America e che poi allunga le sue ulteriori ondulazioni fin sull'Europa.
Andamento PDO ultimi anni
|
Effetti della PDO
|
Concludiamo tutto cio' sottolineando l'importanza degli
indici di matrice stratosferica fondamentali nel periodo invernale soprattutto,come la
Quasi Biennal Oscillation,con durata di circa due anni,in riferimento alla provenienza dei venti stratosferici equatoriali,nella fase negativa da est verso ovest(ad ora in corso)e quella positiva in senso zonale ovvero da ovest verso est,e una sua accoppiata con un'attivita' solare debole
pone le basi per anomali riscaldamenti stratosferici che spesso sfociano in avvenzioni gelide in troposfera(dove siamo noi e avvengono i fenomeni meteo-climatici).
Conclusione parte teleconnettiva:
Tutto cio' rappresenta la linea guida,la base delle molteplici cose che vanno considerate in sede di analisi,e
spesso anche un piccolo cambiamento puo' modificare molto dell'intera tendenza,che rimane comunque sperimentale.La parte difficile e' quella di interpolare e dare il giusto peso alle varie forzanti e relativi indici per un
sistema come quello meteo-climatico assolutamente non statico ed in continua evoluzione.
METODI DI LETTURA IMMAGINI GRAFICHE DELLA RUBRICA STAGIONALE DATAMETEO
La nostra rubrica stagionale presenta una parte introduttiva e di analisi della situazione teleconnettiva generale,segue sempre a tale introduzione
un'analisi grafica ove sono presenti alcuni simboli ed indicazioni su una cartina dell'EUROPA,ove sono presenti:
- HP O A che indicano aree di alte pressioni(bel tempo). Spesso vengono utilizzati i simboli del + indicanti aree con termiche sopra la media e caldo anomalo,con clima secco e il simbolo - ad indicare l'esatto opposto,con anomalie termiche sottomedia e di clima umido e piovoso. Generalmente vengono indicate le correnti portanti,e la colorazione gialla o rossastra corrispondono alle anomalie positive,quelle negative dal celeste passando per il blu ed il viola(gelo).
- Segue generalmente una carta del modello matematico CFS in sperimentazione,che identifica e mostra (avvalora),la tendenza e le indicazioni date nell'analisi generale,classiche carte meteo-climatiche con isobare e colori anch'essi da colori rosso/gialli(aree di bel tempo o pre-frontali) e aree verdi e blu caratterizzanto fronti perturbati e avvenzioni di aria fresca/fredda.
- L'ultima carta presente nella rubrica invece tende ad evidenziare la situazione per un determinato periodo sulla penisola italiana,con delle aree demarcate(separate da altre),e colorazioni differenti per dividerle,indicanti (anche per iscritto con alcune indicazioni),con aree ove si indica un clima UMIDO(maggiori precipitazioni),e un clima secco(precipitazioni sottomedia).Le indicazioni termiche sono invece relative rispetto alle medie del periodo.
Attenzione alla simbologia
Per tutti i lettori esperti o meno. Questa rubrica ha carattere sperimentale ma scientifico essendo basata su analisi di indici e modelli climatici, spesso citati per i più tecnici con le sigle originali in inglese.Per i meno tecnici seguite le indicazioni sulle cartine ed i dettagli Nord, Centro e Sud che tracciano un quadro di ipotetica possibile tendenza climatica . Questo vuol dire che se vedete scritto Rischio alluvione al Nord e media termica vuol dire temperature che potrebbero essere autunnali con eventi di precipitazione eccezzionale di una certa intensità e diffusione al Nord, nn che andrà a bagno il Nord tutto da Imperia a Venezia...