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Come sempre cercheremo di proporvi qualcosa di innovativo per analizzare sia l'evento ancora in corso del
pesante maltempo del
04-05 Novembre 2014 al
Nord Ovest, sia la passata alluvione di
Genova ad Ottobre 2014 .
Di questi eventi e di molti altri se ne stanno occupando un pò tutti media e non. Chi a cerca di scoop meteo, chi pensa di salvare il mondo con il vecchio adagio :"io lo avevo scritto.." , chi a livello istituzionale preposto alla delicate e non facile gestione delle allerte a fini di protezione civile , chi invece supporta professionalmente ed amatorialmente servizi di informazione meteorologica passatemi il termine socialmente utili e non fuorvianti.
Questa è una
piccola introduzione e non vuol essere un focolaio di polemica ma aiutarci nella riflessione che tra poco faremo sia per i addetti ai lavori che non. Si è parlato moltissimo nel corso delle ultime calamità degli effetti con l'assioma causa e colpevole. Spesso identificando nel colpevole la fallibilità del settore di previsione meteorologica con i modelli e chi li interpreta.
Nasce però
spontanea una domanda: se fare previsioni meteorologiche è così complesso e gli errori sono dietro l'angolo coma mai siti meteo one page, tutto in una pagina, prosperano con annunci , allarmi, allerte, avvisi, avvertimenti, con orizzonti temporali anche molto lontani e poi usano la scusa che i modelli possono aver fallito la prognosi o semplicemente sostituiscono la notizia? Forse perchè tanto è il
clamore dell'immediato che conta?
Ormai se ne leggono e se ne vedono di tutti i colori, la meteorologia è divenuta
onniscenza climatologica, vulcanologica, idrologica e chi più ne ha più ne metta. Tutto fa brodo ed audience web. In questo contesto cadono le inibizioni ed ogni precauzione va a farsi friggere: bisogna arrivare primi e gridare forte.
Storm Track
La precauzione e la cautela con questo tipo di perturbazioni ed eventi è d'obbligo: l'allarmismo scellerato fatto di cartine rosso precipitazione sangue è solo un danno per tutti, tranne per chi ci lucra. La materia è complessa ed in continua evoluzione. Noi vorremmo occuparcene facendovi scoprire una delle nuove frontiere del nowcasting meteorologico: il tracking delle celle convettive tramite un innovativo algoritmo sat: lo storm track.
Per i non addetti ai lavori #nowcast è sinomimo di seguire costantemente l'evoluzione del meteo partendo da una situazione attuale. Gli odierni strumenti a disposizone sono i dati delle stazioni meteorologiche e le immagini satellitari. Queste ultime oltre a impressionanti fotogrammi animati della traettoria delle perturbazioni possono essere convertite in formati numerici utilizzando i canali dei vari sensori visibili ed infrarosso e la uniforme distribuzione e alta risoluzione 3 Km di griglia ogni punto dei satelliti Meteosat di seconda generazione.
Figura 1. Sistema di tracking delle celle convettive con il cumulato delle celle e loro evoluzione con i diversi colori su Liguria Piemonte e zone limitrofe il 04 Novembre 2014 . La genesi mostra imponenti celle in formazione sul mare ed in continua rigenerazione anche sui settori di pianura . Ad un click sono disponibili molte informazioni utili ad indentificare la cella convettiva.
L'utilizzo in particolare dei canali nello spettro visibile 5,6 9 , dei canali infrarosso nelle ore notturne e dei settaggi descritti sotto:
7.3-10.8>0: monitoraggio dello sviluppi base delle nubi
6.2-10.8>0:monitoraggio del top delle nubi (Kolios and Feidas)
permette il monitoraggio dello sviluppo convettivo delle nubi all'interno di una cella, la sua definizione spaziale e lo stadio suddiviso in aree colorate così come indicate nell'immagine (giallo fase di innesco, arancione in crescita, blue in maturazione, viola in dissipazione )
Con funzionalità su tutto il disco di copertura dei satelliti meteosat (dalla parte Est del Sud America all'Africa passando per Europa ed Eurasia) ed un altissimo rateo di aggiornamento, possiamo infatti arrivare ad un update ogni 15 minuti dello storm tracking al fine di monitorare in modo continuo l'evoluzione.
Come si evince dall'immagine che riassume l'evoluzione delle celle attive nella giornata del 04 Novembre 2014 che ha interessato, con episodi diffusi di maltempo e nubigragi accompagnati da fulminazione l'entroterra imperiese sino al savonese, con il Piemonte settentrionale tra Ossola e Eporediese. Le stesse hanno prodotto accumuli rilevanti di precipitazioni a causa anche di temporali forti diffusi, supportati dallo scirocco che soffia imperioso e la temperature del mare ancora anomalamente elevate.
Precipitazioni che sono state per lo più piovose anche a quote elevate sulle Alpi Marittime contiuamente alimentate da queste celle convettive che hanno sfondato anche sui settori pianura. I colori solo saltuariamente violetti iindicano infatti solo parziali dissipazione delle stesse, serbatoio quindi di energia da disperdere in scrosci abbondanti con punte di 250 mm su entroterra imperiese e zona della Valle Roya e circa 220 mm su Piemonte del Nord.
Focus evento di Genova 2014
L'evento alluvionale di Genova di
Ottobre 2014 mette a nudo ulteriormente la fragilità del territorio ligure, soggetto per la sua orografia e la sua particolare morfologia a frequenti episodi piovosi di grande rilevanza. Ad ogni autunnopotenzialmente il mare caldo regala occasioni per fenomeni alluvionali lungo le linee di convergenza delle correnti. Si possono così innescare temporali autorigeneranti di inaudita violenza, che provocano danni più o meno ingenti ad un territorio impreparato, soggetto ad una urbanizzazione esagerata.
Figura 2. Sistema di tracking delle celle convettive con il cumulato delle celle e loro evoluzione con i diversi colori su Liguria Genovesato e zone limitrofe il 10 Ottobre 2014 Si noti l'evoluzione delle celle convettive sia sulla valle del Rodano che sul Golfo Ligure ed entroterra di Genova .
L'immagine sopra mostra lo sviluppo delle celle convettive che si vedono rigenerarsi verso l'entroterra ligure a settentrione mentre celle in dissipazione si muovevamo verso l' Emilia. In questi frangenti uno strumento come lo storm tracking può essere fondamentale per seguire l'evoluzione temporalesca sia in regime di nowcasting che di short term a livello previsionale
In questi contesti atmosferici è molto difficile per i modelli meteorologici stimare correttamente l'ammontare delle precipitazioni in quanto risoluzioni troppo elevate di modelli meteorologici ad area limitata LAM possono esasperare la convettività e le esplosioni convettive con settaggi modellistici non adeguati ( numero di livelli, campionamento del dato, tipologia di microfisica) mentre quelle meno spinte e dettagliate possono spalmare in modo non efficace l'evento precipitativo. Un discorso a parte meritano poi i global model, i modelli globali che hanno caratteristiche che veramente poco si prestano per risoluzione, approssimazione degli accumuli precipitativi spesso troppo grossolani e desunti non da calcolo esplicito ( con tutti i rischi connessi ) come nei LAM ma utilizzando sistemi parametrici.
...mission
Un ottimo compromesso allo studio sarebbe quello di utilizzare le informazioni del tracking satellitare oltre che per il monitoraggio stand alone come piattaforma indipendente di nowcast e previsione short term a brevissimo termine ( + 1 ora ) , come sistema di assimilazione dati nei moduli variazionali 3-4 DVAR, come sperimentalmente sta succedendo per i dati di fulminazione nei modelli a scala limitata.
Questa è veramente una frontiera inesplorata della tecnologia modellistica e saremo tra i primi a percorrerla. Esortiamo quindi tutti gli attori del settore istituzionali e non a presentarci in modo sinergico ad affrontare le sfide climatiche di questa era di cambiamenti senza offrire l'italica visione del presentarsi disuniti e rissosi.
A chi ci segue chiediamo di valutare la qualità delle informazioni e prediligerla alla stordente e tambureggiante quantità. Come realtà non facciamo meteorologia editoriale e non ambiamo ad una platea di milioni di click ma sul meteo vogliano dire oggi la nostra, a modo nostro e con le carte sotto e le immagini sospra vogliamo rappresentare questo settore in evoluzione sia tecnologica che deontologica.
Le carte Figura 3 e 4 sotto riportate, rappresentano quello che potrebbe aspettarci nel breve e nel medio termine. L'aria instabile unito al calore ancora presente in mare darà luogo a fenoneni di forte intensità, con possibili nubifragi specie sulla Sicilia centro-orientale, la Calabria Ionica, il Golfo di Taranto e marginalmente il Salento. Al Nord migliora con nuovo maltempo dall'11
Figura 3. Precipitazioni cumulate previste sull'Italia vista dal modello WRF EMM a 1 Km per il pomeriggio del 05 Novembre 2014
Figura 4. Precipitazioni cumulate previste sull'Italia vista dal modello WRF EMM a 1 Km per il pomeriggio del 07 Novembre 2014