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Debutta una nuova rubrica con una analisi, del lungo termine molto diversa da quelle  a cui siamo abituati con la comparazione delle corse del modello CFS, fermo da qualche tempo per le verifiche sull'interpretazione di alcune oscillazioni che erano indice di stime errate delle anomalie su scala più locale.I lavori per la sua riattivazione sono in corso.Godetvi la lettura, intrigante in un mare di sigle, acronimi che vi diverranno presto familiari.Nelle prossime uscite una sezione con la comparazione delle tendenze e gli scenari reali.


Giova comunque ricordare che non si possono basare previsioni su questi contenuti ma solo ipotizzare scenari di massima, una nuova frontiera di quella che potrei definire la nuova meteorologia-climatologica (passatemi il termine poco scientifico ma di sicuro effetto ndr).


 
Siamo in una situazione delicata in questa stagione nella quale risentiamo del più cospicuo episodio di ENSO negativo degli ultimi decenni, con affermazione di una NINA in prima fase ( quella attuale east-based ) , appoggiando le tendenze di chi crede ad una lunga fase negativa dell' indice NAO, che non raggiungerà però i valori negativi dello scorso anno. Ciò si può affermare in base ad un JS meno teso rispetto alla scorsa stagione, quando la circolazione era forzata da EL NINO, quest' anno dunque sarà piu ondulato con fasi fredde meno esasperate nelle traiettorie, con il mediterraneo spesso come target principale.
Altro fattore non di poco conto è individuabile nel passaggio della QBO ( oscillazione biennale dei venti stratosferici ) a positiva, ciò delineerebbe una maggiore meridianità più democratica a scapito dell' anti-zonalità.

Per quanto riguarda le SSTA atlantiche che ci riguardano più da vicino si notano gli effetti dell' avvento della NINA, con forti anomalie positive nord-atlantiche ( NATL ) , mentre sul basso atlantico sono ricomparse negli ultimi giorni ( area di Gibilterra ), zone di negatività. Tale assetto potrebbe delineare come sta già accadendo una fatica della distensione zonale, con netto raffreddamento dei territori della Russia europea, e wersterlies frenate nel loro incedere verso levante, con frequenti azioni bloccanti alle alte latitudini, mentre ad est vi sarebbe il respiro dell' hp termico russo senza dimenticare che tra l'altro in situazione di AMO+ e PDO- siamo termodinamicamente predisposti ad avere blocchi anche forti nel settore NATL nord-atlantico.
Venendo alla situazione attuale ci troviamo in sede euro-atlantica in una situazione  di svolta,con un vortice polare troposferico in destrutturazione e forte bilobazione ormai prossima ventura, ad opera di due assalti dell' hp aleutinico e poi di quello azzorriano, fortemente enfatizzato dalle anomalie positive nord-atlantiche. La fase attuale dunque suggerisce la costruzione di un forte blocco atlantico con tenuta a tratti solamente della radice sub-tropicale, ne deriverà una forte offensiva gelida tra est scandinavia, est europeo e in parte il mediterraneo con il centro-nord sotto tiro attraverso sia la porta della bora che quella del rodano a fasi alterne con un ingresso principale sul settentrione e Francia.

Tale assetto si protrarrebbe per tutta la prima parte del nuovo mese entrante, con occasione per le prime nevicate alle basse pianeggianti al nord e collinari su parte del centro, mentre successivamente potremmo assistere ad un par
ziale compattamento del VPT, e costruzione di un rapido ponte di woejkoff o SCAND+ e reiterazione di correnti fredde nord-orientali nella seconda parte della prima settimana del nuovo mese.
Probabilmente poi si andrà a manifestare la discesa dai piani alti di un nuovo disturbo aleutinico al vortice polare,con probabile split o bilobazione intorno alla fase tra 7 e 15 del prossimo mese, con nuovo annientamento della tensione zonale e ripetute azioni settentrionali dei cunei stabilizzanti altopressori e conseguenti avvezioni fredde alle basse latitudini. Dunque prima delle festività natalizie in seconda decade potremmo avere un episodio anche rilevante  col mediterraneo frequentemente depresso.
A seguire gli effetti di una stratosfera fisiologicamente più fredda si sentirebbero in modo parziale ( cooling ) ,con probabile compattamento della giostra polare nell' ultima parte del mese di dicembre, quando si avrebbe una pausa altopressoria e l' Europa orientale del freezer.
L'accelerazione fisiologica del VPS in alta strato dovrà rapportarsi dunque con la risonanza delle anomalie in bassa strato, in attesa di una forte torsione della sua struttura e possibile MMW atteso tra fine dicembre e primi di gennaio, aprendo la strada ad una scoppiettante seconda metà invernale a partire da gennaio (15-20 giorni di propagazione) e precondizionamento del NAM per 60 giorni.

Passando ad analizzare il quadro termico in sede euro-atlantica per il prossimo mese, vedremo come complice sbilanciamento del vortice polare siberiano e dei centri di alta pressione, si troverebbe una situazione divisa in due blocchi distinti, con anomalie positive tra ovest Inghilterra, Islanda, atlantico settentrionale moderatamente sottomedia su Francia occidentale, Spagna. Molto al di sotto della media con condizioni di gelo su N/E europeo e Russia,settore alpino e balcani settentrionali.


ANOMALIE TERMICHE EUROPA DICEMBRE 2010

Anomalie termiche Europa Dicembre 2010

Probabilmente la penisola si troverà in una situazione sottomedia al nord e sulle centro-settentrionali adriatiche in modo sostanziale,di poco sottomedia altrove.


ANOMALIE TERMICHE ITALIA DICEMBRE 2010

Anomalie termiche Italia Dicembre 2010


Per quanto riguarda il quadro precipitativo, le maggiori aree ove saremo sottomedia sono individuabili nella fascia nord-atlantica passando per Scandinavia occidentale, Inghilterra settore di ponente, Islanda. Sopra le medie  l'Europa sud-occidentale e l'italia ,mentre il comparto russo-balcanico sarebbe in linea con le precipitazioni del periodo.


ANOMALIE PLUVIOMETRICHE EUROPA DICEMBRE 2010

ANOMALIE PLUVIOMETRICHE EUROPA Dicembre 2010

Focalizzando l' obiettivo sul settore Italiano si evince dunque un mese al settentrione particolarmente freddo, con precipitazioni specie su settori alpini e nord-orientali, con quadro termico sottomedia di 2-4° e nevicate spesso a quote pianeggianti specie nella prima metà del mese con brevi pause.Più stabilità nel periodo natalizio. (Da monitorare una intensa irruzione entro il 20 Dicembre) .


ANOMALIE PLUVIOMETRICHE ITALIA DICEMBRE 2010

ANOMALIE PLUVIOMETRICHE ITALIA Dicembre 2010

Per quanto concerne il centro-Italia dopo un finale di novembre con risalita delle termiche e tempo perturbato, a seguire nei primi del nuovo mese, solita suddivisione tra aree tirreniche ed adriatiche, nella prima parte del mese, compresa tra 1 dicembre e 20 alternanza tra brevi pause asciutte e frequenti situazioni di maltempo, con nevicate spesso alle quote collinari su settori interni ed adriatici, ma nelle intrusioni rodanesche anche su quelle tirreniche alle quote collinari, ciò sarà possibile sino al 20 del prossimo mese (da valutare entro il 20 una intensa irruzione gelida).

Le termiche saranno molto oscillanti, in un contesto comunque prevalentemente sottomedia di 1°. Attesa una fase più stabile a cavallo delle festività con insidie balcaniche sulle adriatiche.

Sul meridione del belpaese il quadro termico risulterà nelle medie del periodo, col getto polare che penetrerà solo a tratti, precipitazioni sicuramente abbondanti specie su settori tirrenici e ionici, con le prime nevicate sui rilievi.(da valutare una possibile avvenzione fredda entro il 20).Inflitrazioni balcaniche alternate a pause stabili nel periodo delle feste.


TENDENZA SUCCESSIVA

Complice possibile WARMING stratosferico gennaio e febbraio 2011 sarebbero dalle tinte fortemente invernali.

Alla prossima

 


 

 



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