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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:

Il mese di dicembre appena iniziato, sembra rispetterà con un altissima percentuale la nostra linea di tendenza nella precedente emissione, con puntate frequenti dell'alta pressione verso nord e piu' freddo sulle zone orientali Italiane.

SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE :


L'attuale panorama teleconnettivo nelle ultime settimane mostra chiaramente un'area ENSO su valori neutri,non in grado comunque di intervenire su una situazione troposferica ben delineata,e mantenendo discretamente attivi i trasporti di calore in seno alle wave troposferiche sia pacifiche che atlantiche.

L'attuale dislocazione delle ssta oceaniche demarca un tripolo atlantico che va a sprazzi,che  fatica a strutturarsi,complice anche la virata in area pacifica,e con un'area RM ancora fortemente positiva,al contrario del predictor stagionale della NAO,monitorata nel mese di maggio che la vedeva negativa,ed indicante una NAO negativa.Invece questa virata rappresenta un elemento che mette in dubbio ogni precedente evoluzione,cancellando di fatti i sentori stile 2009-2010 comparsi fino ad alcuni mesi fa con una anti-zonalita' esasperata.Sono pero' rimaste intatte molte basi della prossima stagione,come l'estrema fragilita' dei ghiacci artici(MINIMO STORICO),a condizionare una debolezza del VPT,con azioni ficcanti specie dall'area pacifica e siberiana,e soprattutto dalla qbo presente in fase orientale.Tale strutturazione,in accordo con una fase di relativo massimo solare,potrebbero deporre a favore di un VP che si rinforzi,col normale processo radiativo stagionale,mentre in basso prevalgano i disturbi troposferici.Proprio tale assetto figlio anche dell'accoppiata QBO- e MASSIMO SOLARE(relativo),depongono per un decoopling almeno parziale,con una separazione tra cio' che avviene in stratosfera,rispetto alla troposfera,ovvero dove avvengono i fenomeni meteo-climatici.In tale assetto ecco che rispetto all'outlook precedente,si e' dipanata la matassa strato-troposferica,a favore dell'ipotesi che veniva gia' accreditata come la piu' possibile.Ebbene l'impulso proveniente dall'alto,ben rappresentato dalla progressione del NAM sino alla soglia di 1,5,ha trovato una resistenza dal basso dalle forzanti troposferiche,con risalita di tali effetti a carico della wave 1 pacifica,e successiva risposta di quella atlantica.Tale manovra ha generato uno split alle quote inferiori,con effetti anche nei piani isobarici superiori,col NAM in calo.Ecco perche' abbiamo una prima meta' del mese di dicembre di tipo invernale in sede europea,con effetti anche sul Mediterraneo.

Come spesso accade nelle fasi di recupero,con riavvicinamento fisiologico dei due lobi polari,si assiste ad una ripartenza del canadese,con gradiente orizzontale elevato a fare la differenza.In tale contesto con l'hp termico molto avanzato si rischiano colpi retrogradi anche importanti.Ovviamente rimane molto alta la probabilita' di un forte WARMING STRATOSFERICO,tra fine anno e inizi di quello nuovo,con effetti parziali anche ai piani isobarici inferiori.Tutto cio' depone a favore tra fine anno e prima parte di gennaio per una severa fase invernale,con targhet misto,prima adriatico,e poi con targhet piu' alto a fine prima decade.L'ultima parte del mese poi,vedrebbe una intensa circolazione retrograda,con targhet basso,nell'ottica di risalita di AO e NAO,vista la discesa di un imput cool dalla stratosfera.





Il modello matematico- climatologico CFS
,mostra in accordo con il quadro teleconnettivo precedentemente esposto,  un mese
di gennaio,con azioni bloccanti ad ovest,e penetrazioni  di matrice artica
,parzialmente continentalizzata.



ITALIA SETTENTRIONALE:

Feste di fine anno che prenderebbero una piega decisamente gelida e nevosa visto il ritardo stagionale impresso dalla stratosfera,e riscontreremmo una fase gelida di stampo retrogrado tra il 30 dicembre e 1 gennaio,con venti da nord-est,nuvi irregolari specie su trivento ,basso Piemonte e Romagna con nevicate al piano e sulle coste intermittenti,mentre altrove super gelo e venti tesi settentrionali.A seguire gia a meta' della prima decade,primo passaggio umido da scorrimento ,con neve abbondante al nord-ovest ed Emilia e collinare ad est,con pausa altopressoria a seguire e galaverna notturna.

Probabilmente attorno al 12 assisteremo ad uno split troposferico,con affondo meridiano del Vortice polare,super gelo in arrivo,nevicate intense su tutto il nord in prima fase,con ingresso sia dalla bora che dal rodano,e precipitazioni che rapidamente si concentrerebbero poi su nord-est ed Emilia(settore orientale),si tratterebbe di una fase acuta invernale,che lascerebbe il segno in termini anche di termiche sino a -15 in pianura sulle aree innevate,alcuni record potrebbero vacillare o cadere.Nel frattempo poi sarebbe l'alta pressione a riprendere terreno da ovest,spostando il tutto a sud-est,con correnti gelide ma piu' secche sino alla    prima parte della terza decade.Probabilemente da li saremmo fuori dal crudo inverno.


ITALIA CENTRALE:


Concluderemo nell'ultima parte del mese di dicembre con nevicate sul settore adriatico a quote molto basse,con variabilita' e grande gelo sui settori tirrenici.Probabilmente dopo il gelo seppure in lento miglioramento del 2 gennaio,attorno al 6 netta risalita termica specie delle minime,con neve collinare tra Umbria e Toscana ,con correnti piu' umide e variabilita' altrove con precipitazioni sparse nevose a quote piu' elevate altrove(700).

La fine della prima decade invece trascorrerebbe con alta pressione e forte gelo notturno,possibili nebbie e foschie estese.A seguire attorno al 12,attivazione di forte libeccio,con arrivo di un nocciolo artico in quota dal 13-14 con crollo del limite delle nevicate su molte aree,e nevicate a quote pianeggianti prima su interne e tirreniche e poi a levante.Probabilmente usciremo da questa fase in modo molto lento,con gelo che poi si concentrerebbe su aree adriatiche,con nevicate intense e super gelo,ne usciremo nell'ultima parte mensile.



ITALIA MERIDIONALE:


Concluderemo nell'ultima parte del mese di dicembre con nevicate sul settore adriatico a quote molto basse,con variabilita' e grande gelo sui settori tirrenici.Probabilmente dopo il gelo seppure in lento miglioramento del 2 gennaio,attorno al 6 netta risalita termica specie delle minime,con neve collinare su aree tirreniche ,con correnti piu' umide e variabilita' altrove con precipitazioni sparse nevose a quote piu' elevate altrove(800).

La fine della prima decade invece trascorrerebbe con alta pressione e forte gelo notturno,possibili nebbie e foschie estese.A seguire attorno al 12,attivazione di forte libeccio,con arrivo di un nocciolo artico in quota dal 13-14 con crollo del limite delle nevicate su molte aree,e nevicate a quote collinari  prima su interne e tirreniche e poi a levante.Probabilmente usciremo da questa fase in modo molto lento,con gelo che poi si concentrerebbe su aree adriatiche,con nevicate intense e super gelo,ne usciremo nell'ultima parte mensile.






TENDENZA SUCCESSIVA:



Il mese di febbraio,vivrebbe una rapida modifica del pattern circolatorio,con tensione zonale elevata,e indici primari in frequente terreno positivo.Possibili brevi strappi al js principale,con alcune ondulazioni piu' proficue su adriatiche e sud,ma il tempo sarebbe per lunghe fasi stabile e soleggiato con i primi sentori primaverili.

Possibili azioni fredde tardive anche incisive invece,da fine febbraio ma soprattutto per marzo,con ritorni della neve anche al piano su alcuni settori,da valutare il targhet in base all'evolversi del pattern circolatorio atlantico.


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