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Rubrica delle tendenze stagionali con carte anomalie Europa ed Italia
Stagione invernale che ha visto nella prima parte di Dicembre un trend freddo e umido da NW seguita da un rinforzo zonale nella seconda.
Ottime le
performance stagionali per il
mese di Febbraio in corso viste le simulazioni modellistiche che ci mostrano un mutamento di pattern europeo e possibili fasi invernali anche tardive con neve a quote basse.
Ecco a tal proposito quanto sta avvenendo nella
prima parte di Febbraio ricalcando le anomalie emisferiche previste nello scorsa tendenza:
Passando al mese di Marzo si confermerebbe molto instabile, con
possibili avvezioni fredde, alternate a sbalzi termici e clima ventoso.
Le precipitazioni potrebbero indicare una sostanziale normalità o leggero sopramedia con fenomeni nevosi in alcune fasi fino a quote basse in un contesto spesso ventoso.
Carta delle anomalie Europa. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive attese su scala locale
COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK [RILEGGI]
Questa fase stagionale denota un clima in profonda mutazione con alterne fasi invernali anche alle basse latitudini.
FOCUS ITALIA: MARZO DAVVERO PAZZERELLO CON L'INVERNO IN ALCUNE FASI?
Il mese di Marzo potrebbe trascorrere con un clima variabile, incursioni fredde anche considerevoli e probabili sbalzi termici.
Italia Settentrionale
Il mese di Marzo ci mostrerebbe nella sua prima decade clima freddo, ma in miglioramento da ovest con residui fenomeni a levante. Attorno alla metà dell'ultimo mese invernale una saccatura di matrice artica potrebbe far crollare il campo termico, preceduta da venti meridionali e con fenomeni veloci localmente nevosi fino a quote basse. La seconda parte del mese potrebbe essere caratterizzata dapprima da clima variabile e instabile per la progressione di saccature scandinave, successivamente da un generale miglioramento.
Il mese di Marzo potrebbe trascorrere con un clima a tratti freddo e ventoso con precipitazioni in media e localmente nevose, anche se in modo transitorio.
Italia Centrale
Il mese di Marzo ci mostrerebbe nella sua prima decade clima freddo, ma in miglioramento da ovest. Possibile fase nevosa a quote basse sui settori appenninici anche se di rapida dinamica. Attorno alla metà dell'ultimo mese invernale una saccatura di matrice artica potrebbe far crollare il campo termico, preceduta da venti meridionali e con fenomeni veloci localmente nevosi fino a quote basse. La seconda parte del mese potrebbe essere caratterizzata dapprima da clima variabile e instabile per saccature scandinave, successivamente da un generale miglioramento.
Il mese di Marzo potrebbe trascorrere con un clima a tratti freddo e ventoso con precipitazioni in media e localmente nevose, anche se in modo transitorio.
Italia Meridionale
Il mese di
Marzo ci mostrerebbe nella sua prima decade
clima freddo, ma in
miglioramento da ovest. Possibile fase nevosa a quote basse sui settori appenninici
. Attorno alla metà dell'ultimo mese invernale una
saccatura di matrice artica potrebbe far
crollare il campo termico, preceduta da
venti meridionali e con fenomeni localmente nevosi a quote medie con
condizioni di maltempo diffuso. La seconda parte del mese potrebbe essere caratterizzata dapprima da
clima variabile e
instabile per
saccature scandinave,successivamente da un
generale miglioramento.
Il mese di Marzo potrebbe trascorrere con un clima nella norma, ma con sbalzi termici repentini e fasi ventose. Le precipitazioni in media risulteranno localmente nevose, anche se in modo transitorio.
Anomalie Italia Marzo 2018
Carta delle anomalie Italia. Questa carta riassume la possibile evoluzione climatica mensile attraverso una sintesi delle anomalie più incisive attese su scala locale
TENDENZA SUCCESSIVA PROSSIMI MESI ITALIA
Dalle ultime analisi confermiamo una primavera spesso dinamica con avvezioni fredde fuori stagione.
SITUAZIONE TELECONNETTIVA- INVERNO-PRIMAVERA 2018
Situazione teleconnettiva assai complessa, si notano gli elementi che ci stanno traghettando ad una nuova fase climatica dopo la monotonia degli ultimi anni. Da un lato la forte attività della BDC e dall'altro la forte stazionarietà dell'onda pacifica(W1) seppure in posizione perfettibile indicano un VP con qualche intoppo nel suo percorso stagionale.
Alla fine la dinamica di C WARMING ha prodotto
uno STRATCOOLING, ben
lontano dalle classiche dinamiche tipiche da
condizionamento, questo alla luce di una scarsa consistenza delle EPV stratosferiche con tentativi parziali. Il tutto si riconduce ad uno stato di maturazione del VP autunnale più equilibrato anche figlio dell'eredità estiva meno disastrosa. Tuttavia dobbiamo lottare da
fine Dicembre con un
rinforzo zonale, si nota come in troposfera il segnale arrivi smorzato, creando i presupposti di rischi invernali concreti nella seconda parte della stagione.
Proprio in questi giorni infatti si stanno intensificando i segnali di una migrazione del VP verso il settore americano causando da un lato la strutturazione di possibili fasi invernali in sede euro-atlantica e mediterranea
con gran
gelo sugli STATES e dall'altro attivando un possibile
FINAL MAJOR WARMING, le cui chance son in bilico tra displacement e split, con la seconda tesi in ascesa. Inutile negare come uno split "potrebbe portare anche eventi intensi fuori stagione" caratterizzando quindi la stagione primaverile da estrema dinamicità.
Carta delle anomalie termiche a 850hPa (1500 m) previsto dal modello climatologico CFS V2 con elaborazione Datameteo per il mese di marzo 2018.
Tendenza successiva:
Ad ora la stagione invernale sta affermandosi solo nella sua seconda parte in attesa che il
disfacimento del
VP stagionale nel mese in essere dia un nuovo imprinting circolatorio fresco/freddo ed instabile primaverile.