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COMPARAZIONE COL PRECEDENTE OUTLOOK:
Come ci aspettavamo siamo andati in contro ad un cooling stratosferico(raffreddamento con ripartenza del VPS/VPT),e superamento tramite un (ESE) Extreme Stratospheric Event NAM>+1.5 con caduta geopotenziale su tutta la colonna isobarica(1470dam in prossimità della tropopausa),rinforzo delle vorticità potenziali su tutti i piani isoentropici.In pratica una vera mazzata per gli amanti di gelo e neve sul mediterraneo.Pero’ la permanenza di un VP non centrato nel proprio asse principale lo ha reso esposto ad assalti da parte delle varie forzanti troposferiche come forcing aleutinici ed azzorriani.In tale contesto ha trovato riscontro la lunga fase invernale di fine febbraio,e intrusioni nord-atlantiche sempre piu’ instabili nella prima parte di marzo.
SITUAZIONE TELECONNETTIVA GENERALE:
La permanenza di un
blocco altopressorio di matrice termica rappresenta in modo ancora piu’ acuto rispetto alle precedenti analisi,con una circolazione periferica nord-orientale che innestandosi nel
nuovo mese di marzo con incursioni atlantiche/nord-atlantiche,tendono a proporre precipitazioni molto abbondanti anche
alluvionali a tratti sui
settori centro-meridionali italiani e su molte aree del mediterraneo,sede ci convergenza tra masse d’aria di estrazione nettamente diversa,con nevicate a quote interessanti.Pertanto le strutture anticicloniche mantengono un assetto sempre sbilanciato verso l’Europa occidentale,in sbilanciamento verso quella settentrionale.Gia attorno ai primi giorni del nuovo mese una nuova pulsazione di disturbo a tenaglia andra’ a generare
una parziale bilobazione della struttura vorticosa artica,con
azione bloccante alle alte latitudini britanniche.Come sappiamo pero’ le logiche contenitive di straripamento delle
colate artiche orano,devono passare sotto l’egida del recente superamento del NAM,con zonalita’ subito forzata dagli effetti del recente ESES di tipo cold che implica zonalita’ alle alte latitudini ed
hp schiacciati verso il basso.In tale contesto valido
sino al giro di boa mensile,appare evidente che poi il blocco britannico verrebbe piegato verso sud-est ad accompagnare una
potentissima avvenzione artico-continentale verso
Egeo,Balcani,Turchia con parziale interessamento del lato
adriatico o sud-orientale dello stivale.La seconda parte del mese dopo una possibile chiusura artica non escludibile attorno al 13-14,vedrebbe una pausa via via piu’ stabile,in attesa che un possibile split del VPT(fine pre-condizionamento),ci traghetti verso
un’ultima settimana del mese dal sapore artico.
PREVISIONI PER L’ITALIA:
ITALIA SETTENTRIONALE:
Mese di marzo che esordira’ con azione molto perturbata su aree basse del settentrione, nord-est ed estremo nord-ovest con nevicate localmente in pianura sul basso Piemonte,bassa collina sulla Romagna e collinare altrove in caso di fenomeni.A
ttorno al 6-7 netto abbassamento termico con forte bora sulle Venezie,con fiocchi sporadici sui settori nord-orientali ed adriatici,variabile altrove con
gelo notturno in un contesto che si farà via via piu’ stabile.Da tenere d’occhio una
possibile intrusione artica attorno al 13-14 con freddo e neve su alcuni settori(da verificare),in attesa di una pausa altopessoria che ci traghettera’ verso
un’ultima settimana del mese fredda e perturbata(contributo artico)
ITALIA CENTRALE:
Mese che esordira’ con
tempo spesso perturbato e precipitazioni su tutti i settori,alluvionali su quelli adriatici con neve a quote interessanti(collinari in Toscana e nord Marche),600-700 altrove.Possibile
bordata gelida poi attorno al 6-8 da valutare eventuali nevicate che qualora penetrasse il nocciolo in quota genererebbe nevicate a quote pianeggianti e costiere sulla adriatiche,con una possibile ricaduta artica prima del giro di boa mensile.Da li una possibile pausa in attesa che
l’ultima settimana del mese si mostri ancora fredda e perturbata.
ITALIA MERIDIONALE:
Mese che esordira’ con
tempo spesso perturbato e precipitazioni su tutti i settori,alluvionali su quelli adriatici e onici con neve a quote elevate attorno ai 1000 metri.Possibile bordata gelida poi attorno al 6-8 da valutare
eventuali nevicate che qualora penetrasse il nocciolo in quota genererebbe nevicate
a quote pianeggianti e costiere sulla adriatiche e ioniche di Puglia Molise Calabria e Sicilia,con una possibile ricaduta artica prima del giro di boa mensile.Da li una possibile pausa altopressoria in attesa che l’ultima settimana del mese si mostri ancora fredda e perturbata.
TENDENZA SUCCESSIVA:
Aprile esordira’ con tempo
freddo e perturbato con neve a quote relativamente basse per la permanenza di gpt alti alle alte latitudini potrebbero alternare intrusioni instabili e fresche,con successivi sprofondamenti occidentali delle saccature,il tutto in questo secondo caso che nella seconda parte del mese genererebbe
incursioni perturbate da convergenza specie al centro-sud,mentre poi specie
da meta’ maggio darebbero il via per la prima
onda di calore sul settore mediterraneo.