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Meteo e Previsioni meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html

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Dati Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html e Previsioni meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html con aggiornata allerta meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html ed incendi.

Modelli meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html ad alta risoluzione WRF,CFS,WWW3 per eolico, fotovoltaico, protezione civile. Il modello per le previsioni meteo 16 giorni Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html è aggiornato regolarmente secondo una cadenza atipica. Inoltre sono disponibili previsioni meteo 16 giorni Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html per 7000 comuni italiani e 8000 location nel mondo Previsioni meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html meteo Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html meteo 16 giorni Bristol / johnson /images/prev/includes/custom_files/meteomareItalia_Italianseadata.html


##########AGGIORNAMENTO DEL 19/04/2010########

Grazie ai nostri sistemi di ricezione satellitare siamo in grado di monitorare in   Real time, attraverso la composizione RGB dei diversi canali nella banda dell'infrarosso, l'evoluzione della nube vulcanica.

In particolare l'immagine a fianco combina i canali  centrati su 10.8,12.0,8.7 micrometri del  MSG-2 (Meteosat 9) e si riferisce alle ore 15 UTC del 19 aprile . E' ben evidente in rosso il pennacchio vulcanico, che si innalza dall'Islanda e che viene intrappolato dalla circolazione depressionaria presente sull'Inghilterra.

Tale circolazione nelle prossime ore scenderà verso l'Europa centro-meridionale provocando probabilmente un nuovo annunciato scompiglio per il traffico aereo come è evidente delle carte di geopotenziale del modello GFS (segui l'evoluzione) .





Carta previsione evoluzione area interessata dalle ceneri

LIRR SIGMET 01 VALID 170230/170830 LIMM-
LIRR ROMA FIR FBL VA (LAST OBS 110430Z BY LICZ) EXT 15 NM E OF
ETNA FL070/100 MOV E 30 KT=

Debole Cenere tra 7000 e 10.000 Piedi a 15 NM dall'Etna in movimento verso Est a 30 KTS

WVIY31 LIIB 170700
LIMM SIGMET 02 VALID 170700/171300 LIMM-
LIMM MILANO FIR VA CLD
FCST AT 170700Z
SFC/FL200 N OF LINE N4650 E02752 - N4607 W01101
FL200/FL350 N OF LINE N4729 E02844 - N4429 E00201
FCST AT 171200Z
SFC/FL200 N OF LINE N4408 E02131 - N4414 W00134
FL200/FL350 N OF LINE N4440 E02059 - N4423 E01258 - N4503 E00840 -
N4331 E00416=

Cenere su tutta l'Italia del Nord. Confermato tramite un altro avviso ( NOTAM ) emesso dalle autorità aeronautiche lo stop a tutti i voli da e per gli aeroporti del Nord Italia sino al mattino del 19. Ora i cieli sono nuovamente aperti.

 
 
Continuano le peripezie per i passeggeri del trasporto aereo europeo alle prese con una delle più grosse eruzioni di cenere piroclastica ( vulcanica ) degli ultimi venti anni. L’eruzione del vulcano Eyjafjallajokul attivo nel sud dell’ Islanda ha posto le basi per un blocco generale della circolazione negli scali aeroportuali europei con pessime prospettive per il trasporto passeggeri per le prossime 48 ore.

La particolare circolazione atmosferica venutasi a determinare negli ultimi 5 giorni ha favorito la traslazione della nube vulcanica verso sud-est in direzione delle isole Britanniche, attualmente le più colpite da questo insidioso fenomeno atmosferico. Con il passare delle ore la situazione è andata ulteriormente peggiorando: la massa d’aria “contaminata” si estende progressivamente verso mezzogiorno,imponendo la chiusura di gran parte degli spazi aerei dell’Europa settentrionale. Grande l’impatto della parziale chiusura degli aeroporti francesi (ad oggi 23 scali compreso quello di Parigi) e della Germania settentrionale. Il 19 i cieli dell' Italia del Nord saranno inagibili sino al mattino. Aggiornamenti in tempo reale.

 
Immagini satelliatari cenere vulcano islandese 15 Aprile Immagini satelliatari cenere vulcano islandese 16 Aprile
 

La progressiva estensione verso sud della nube di cenere vulcanica in movimento verso le isole Britanniche ( colori nero – rosso ). Fonte dei dati Eumetsat, RGB ASH_composite.


COS’E LA CENERE PIROCLASTICA


cenere piroclastica vulcano


Immagine tratta dallo U.S Geological Survey institute

Le ceneri vulcaniche sono minuscole particelle di rocce e minerali aventi un diametro inferiore ai 2 mm, espulse con velocità iniziali intorno agli 80m/s e fino a decine di kilometri d’altezza da coni vulcanici durante le eruzioni. La cenere si forma durante la fase esplosiva di un'eruzione. In quel momento le rocce si frantumano ed il magma si separa in minuscole particelle. Le particelle di dimensioni più piccole, che vanno da 1 a 15 micron ( milionesimi di metro ), possono permanere nell'atmosfera per diversi giorni e trasportate dai venti troposferici o stratosferici,

FREQUENZA DEL FENOMENO


A differenza di quanto si potrebbe pensare non ci troviamo di fronte ad un fenomeno così raro nel panorama mondiale. Si pensi che negli ultimi 30 anni più di 100 velivoli hanno segnalato avarie al sistema di propulsione legate all’ingestione di polveri vulcaniche. Il primo episodio “certificato “ risale al 1982 quando un Boeing della British Airways partito da Londra e diretto ad Auckland entrò ad oltre 11mila metri di quota, in una nube di cenere dopo l'eruzione del vulcano indonesiano Galunggang. I quattro motori si fermarono in rapida successione e l'aereo scese in picchiata fino a 4.100 metri. Fortunatamente i piloti riuscirono a far ripartire i propulsori per poi atterrare nello scalo di Giacarta.

DESCRIZIONE DEI DANNI PROVOCATI

L’azione della cenere vulcanica sui moderni aviogetti si rivela estremamente dannosa per una sommatoria di motivi; semplificando essa è paragonabile all’ingestione di grosse quantità di sabbia del deserto con in più l’aggravante della rifusione della stessa all’interno della camera di combustione. Sintetizzando: 1) Abrasione: la particolare composizione silicatica ( elevata durezza ) della cenere vulcanica la rende un elemento estremamente abrasivo nei confronti delle palette delle turbine dei moderni velivoli. La combinazione della durezza con l’alta velocità del veicolo estende l’effetto abrasivo anche ai vetri della cabina di pilotaggio e soprattutto agli strumenti di misura di posizione e velocità sino a renderli potenzialmente inutilizzabili. 2) Fusione in camera di combustione: l’abbondanza percentuale di elementi metallici quali magnesio ed alluminio nella composizione della cenere induce la rifusione della stessa all’interno della camera di combustione ( ove,si raggiungono temperature d’esercizio prossime ai 1300°C ) appiccicandosi alle palette delle turbine. La variazione della geometria del sistema comporta una progressiva perdita di potenza fino allo spegnimento completo del motore. Riassumendo si tratta quindi di un fenomeno estremamente dannoso per l’integrità strutturale dell’aeromobile e per la sicurezza stessa dei passeggeri. La procedura standard adottata dai piloti in caso di incontro con una nube di cenere e relativa perdita di potenza dei motori comporta il cambiamento repentino della quota di volo fino ad incontrare strati d’aria non contaminata. La riaccensione dei motori sarà possibile fin tanto che le particelle non avranno completamente saturato gli iniettori del carburante.

CONSIDERAZIONI METEOROLOGICHE

Una cellula di alta pressione atlantica insisteva da giorni sull’Islanda favorendo moderate correnti nord- orientali su tutta l’Isola. Dalla notte di giovedì lo spostamento verso oriente del “core anticiclonico” ha favorito un aumento della ventilazione alle medie ed alte quote con intensificazione della Jet stream polare ai più alti livelli. Entrando nei dettagli risulta molto interessante l’analisi del radiosondaggio di Keflavik, di base a circa 130 km di distanza dal vulcano di cui per comodità riportiamo solo i valori registrati a quote superiori a 300hpa. Si nota come la corrente a getto ( flusso d’aria intorno ai 10000mt ) superi agevolmente i 100nodi, ovvero i 200km/h. E’ dunque chiaro come la colonna di cenere, in ascesa dalla bocca del cratere sia stata spinta con violenza verso SE interessando superfici sempre più ampie.

radiosondaggio Reykjavik


Radiosondaggio della stazione di Reykjavik posta a 130km dalla bocca del vulcano. Fonte Verdus.is

LE NUBI DI CENERE IN ITALIA


Un problema simile ( per quanto di minore intensità ed estensione ) si è verificato più volte anche in Italia negli ultimi dieci anni quando l’Etna ha prodotto una lunga serie di eruzioni vulcaniche accompagnate dall’immissione in atmosfera di enormi quantità di ceneri. La presenza di due aeroporti di medie dimensioni ( Sigonella e Fontanarossa ) nelle vicinanze del cratere rende particolarmente sensibile la problematica delle polveri vulcaniche sulla Sicilia orientale e la vicina Calabria.

eruzione Etna 23 Gennaio 1999

Immagine fornita dal NOAA, Canale Visibile e 5, data 23/01/09

LA PREVISIONE

Nei prossimi giorni la nube di ceneri dovrebbe continuare la discesa verso sud est, andando ad influenzare maggiormente la Polonia, mentre un secondo ramo si dirigerà verso le Alpi e la Francia, pur con concentrazioni molto ridotte. Il monitoraggio dei cieli sopra l’Italia viene effettuato costantemente presso l’Università dell’Aquila attraverso sofisticati sistemi laser, in grado di desumere la composizione dell’atmosfera in base alla rifrazione dei fasci di luce. Con questa tecnica sapremo se la nube di cenere riuscirà a raggiungere il Bel Paese e con quali concentrazioni. Vi invitiamo a seguire il nostro portale per ulteriori aggiornamenti sulla situazione.

CONSIDERAZIONI CLIMATICHE

Questo tipo di fenomeni ha una durata media piuttosto lunga, tipicamente dell’ordine di alcune settimane. Degne di nota per il terribile impatto sulla salute umana risulta l’eruzione di un vulcano islandese nel 1793 la cui nube tossica ( ricca di acidi solforosi ) provocò la morte di oltre 20 mila persone nelle isole Britanniche Non mancano inoltre considerazioni di natura prettamente climatica: nel corso di eruzioni particolarmente prolungate, in particolare nel semestre invernale ed alle più alte latitudini, una grande quantità di polveri ricche in solfati raggiunge la stratosfera ( lo strato d’aria superiore ai 12km d’altezza ) giocando un ruolo significativo nella schermatura della radiazione solare ad onda lunga in entrata sul nostro pianeta. Ne consegue un “forcing non lineare” sul clima a livello globale con tendenza a diminuzione della temperatura alle basse e medie quote. L’ultima volta fu nel 1991, quando l'eruzione del vulcano indonesiano Pinatubo, responsabile di una nube piroclastica estesasi per oltre 8000 km lineari, causò un calo di oltre un grado della temperatura media globale annuale.

DATAMETEO, AL SERVIZIO DEI PILOTI

Informazioni sempre aggiornate e specifiche per l’aviazione sono costantemente disponibili sul portale datameteo. Qui troverete rilanciati all’ultimo aggiornamento disponibile le “flight rules” per tutti i principali aeroporti Europei e del nord Africa. In particolare segnaliamo l’esclusiva integrazione di ASHTAM e SIGMET avvisi specifici per segnalare la presenza di cenere nell’atmosfera. Datameteo è da sempre al fianco dei piloti con previsioni mirate, elaborate tramite i propri modelli meteo ad altissima definizione spaziale e temporale.
 
Importante
Attenzione sul link flight rules troverete la maggor parte delle stazioni meteo degli aeroporti, con il simbolino verde, indice di nessun fenomeno meteo rilevante in atto.Questo non significa la cancellazione della chiusura dello spazio aereo delle varia nazioni a causa della cenere in quota.
Questi gli avvisi emessi dalle autorità aeronautiche ( SIGMET ) di presenza cenere realtime.Anche l'Etna in azione.
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